Diniz, un destino nelle mani di… Pato!

Che Marcus Diniz sia stato prestato al Como, potrebbe sembrare una notizia insipida. Non fosse che, pur di non tenerlo al Milan, si sia dovuto muovere mari e monti. Il motivo della vera e propria cacciata di Diniz, oltre a ragioni tecnico tattiche, potrebbe avere radici molto più profonde. Il ventiquattrenne brasiliano è, infatti, la fiamma risaputa, o lo strumento “di piacere”, della celeberrima Stephany Brito, ex moglie del nostro Alexandre Pato.

Dobbiamo ammettere che l’ex signora Da Silva non ha mai perso tempo nella sua pur giovane esistenza: la love story tra la Brito e il “vagabondo” rossonero ha infatti avuto inizio durante la primavera del 2010. Proprio così. Appena divorziatasi dal dio del Paranà, la top model brasiliana si è gettata tra le braccia del buon Marcus, il cui rapporto, però, ha finito irrimediabilmente per danneggiarlo dal punto di vista del rendimento: dopo un’annata in chiaroscuro a Livorno e una tournée estiva in rossonero, è arrivata la lite con l’ex tecnico parmense Marino, a cui è seguito l’esilio in Belgio, all‘Eupen. Luogo adatto per una rinascita? Pare proprio di no, perlomeno a livello calcistico, visto che il brasiliano ha disputato solamente tre deludenti incontri.

Diverse le sorti di Pato. Per la serie: “Si chiude una porta e si apre un portone“. Il nostro numero 7, a differenza dell’indesiderato connazionale, è una colonna portante del Milan, nonché uno dei maggiori artefici dell’ultimo scudetto rossonero. E per quanto concerne il sex appeal, sappiamo tutti com’è andata a finire. Accompagnarsi ad una top model è bene, accompagnarsi alla figlia del Presidente, che per ovvie ragioni si è sempre rifiutata di sfilare, è ancora meglio.

Pato naviga nell’estasi assoluta. Diniz si trova invece nell’incertezza totale: cosa accadrebbe se Stephany lo abbandonasse? Già l’ha fatto con Pato, potrebbe quindi replicare. 
Chissà che quel ramo sul lago di Como, supervisionato da Cupido, non finisca proprio nell’occhio della signora Diniz…

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