A Napoli come a Cesena

E’ molto amara la sentenza della prima gara lontano da San Siro per il Milan che cade malamente a Napoli con un sonoro 3-1. Risultato che però nasconde il vero valore della partita: nel primo tempo infatti si è visto un buon Milan, propositivo in avanti, che riesce a passare al 12′ con Aquilani. La gioia però dura poco. Tempo di mettere il pallone a centrocampo che il Napoli pareggia con Cavani due minuti più tardi. Poi il Matador si scatena: prima il 2-1 sul finire del primo tempo, infine la tripletta ad inizio ripresa.

Milan 1 punto, Napoli 6 punti. Siamo solo alla secondo giornata di un lungo campionato, ma i punti da recuperare sono già 5. E il Napoli visto stasera mette abbastanza paura, soprattutto dal punto di vista atletico. Le fatiche di Barçellona per i rossoneri si fanno sentire (soprattutto nella ripresa), gli azzurri sembrano invece essere usciti con più energie dal pareggio di Manchester. Anche se a partire forte è il Milan, il Napoli nelle ripartenze è spietato. Soprattutto Cavani.

La partita vede così un Milan a due faccie: primo tempo discreto, con un infinito possesso palla che però produce poco in fase offensiva dove Pato non vede praticamente mai il pallone. Al 12′ è Aquilani a portarci in vantaggio: Cassano si infila sulla destra, vede il taglio dell’ex Liverpool che non ci pensa due volte e impatta di testa. Palla nel sette con De Sanctis immobile. Neanche il tempo di esultare che il Napoli mette subito le cose a posto. Calcio di punizione dal limite sinistro dell’area, la difesa rossonera respinge malamente e Cavani ci punisce. Poi il ritmo torna basso, il Milan anestetizza la partita e il Napoli prova a ripartire in contropiede. E’ proprio un break di Gargano al 36′ a farci male. L’uruguagio conquista palla nella sua area e parte palla al piede. Van Bommel non sfrutta un fallo tattico a centrocampo e lascia andare Gargano che, arrivato al limite dell’area rossonera, serve Cavani sulla sinistra che di prima beffa Abbiati sul primo palo. L’occasione per pareggiare subito le cose arriva 3′ più tardi: Cassano serve splendidamente Aquilani che a tu-per-tu con De Sanctis si fa respingere il tiro. Un buon Milan va negli spogliatoi sotto di un gol.

La ripresa però è una doccia fredda per i rossoneri. E’ infatti ancora Cavani che ribatte una respinta di Thiago Silva e insacca la palla in rete, siglando la prima tripletta del campionato. Sul 3-1 vincono le poche idee e poca benzina rimasta, con Van Bommel e Seedorf in netta difficoltà dal punto di vista atletico. Allegri dedice così di giocarsi i cambi: dentro Antonini per Bonera al fine di avere più spinta da quella parte e Emanuelson per MVB. Ma la solfa non cambia, fino all’ingresso del giovane El Shaarawy che mette un po’ di vivacità ad un attacco molto fermo nella ripresa. Ci sarebbe anche un rigore enorme per i rossoneri, con un netto tocco di mano di Cannavaro su un cross di Pato: ma in una serata no come oggi, anche questo non ci danno.

Come un anno fa, dunque, a Cesena: prima trasferta e prima sconfitta per il Milan di Allegri. Ibrahimovic, Boateng e Gattuso fuori non possono però essere una scusante anche se averceli sarebbe stato sicuramente un vantaggio. Manca un po’ di fiato, ma in questo momento non c’è tempo di riposare: mercoledì si torna già in campo a San Siro contro un’Udinese a punteggio pieno. Un inizio di campionato molto tosto per i rossoneri che però devono ritrovare le forze (fisiche e mentali) in fretta. Perchè i campioni d’Italia siamo sempre noi.

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