Abbiamo un Allenatore (quasi) d’Oro!

Tempo di riconoscimenti, e che riconoscimenti, per il nostro Max Allegri. Guida tanto tenace quanto carismatica, capace di difendere le sue idee calcistiche al punto di compiere scelte scomode e difficili, in questo anno in rossonero ha attraversato con successo sentieri duri e impervi. Ha saputo essere sfrontato e aggressivo nelle sfide contro l’Inter irridendo così i pronostici che lo davano perdente, ha saputo trasmettere alla squadra una mentalità e un atteggiamento tali da riuscir ad affrontare con serenità un percorso lungo e pieno di insidie inaspettate qual è il campionato italiano. Infine si è scoperto accorto e sornione nella supersfida del Camp Nou di settembre. Qualche errore c’è stato, certo, ma nulla di lontanamente avvicinabile a uno scudetto vinto dopo sette anni di digiuno.

I tifosi rossoneri, a quanto pare, non sono stati gli unici ad aver apprezzato e ammirato il suo calcio fatto di umiltà, grinta e intelligenza. Max, infatti, è stato da Fifa a France Football per sfidare Guardiola, Mourinho e i connazionali Capello e Mancini nella contesa per il Pallone d’Oro. Come riportato da “Italpress”, l’entusiasmo della società rossonera è palpabile: “Un bell’attestato di stima per il tecnico rossonero, capace di conquistare lo scudetto al primo anno con il club di via Turati”.

Una menzione speciale, infine, anche per Totò Di Natale, formidabile attaccante dell’Udinese e unico italiano in lizza per la competizione tra calciatori. Volendo guardare meglio,la sua avventura con la maglia dei friulani ha tanto in comune con quella di Max sulla nostra panchina: una bella di dose di talento, certo, ma anche tanta voglia di arrivare, di esser protagonisti e il mettersi sempre e comunque a servizio del progetto che si è deciso di sposare. Due belle realtà, dunque, di tutto il calcio italiano, di qualsiasi colore esso sia, può permettersi di andare fiero.

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