Bate: difesa così così, Bressan-Kezman ok

Per la terza giornata del girone H di Champions League il Milan ospiterà mercoledì a San Siro i bielorussi del Bate Borisov. Formazione, quella gialloblù, che è saldamente in testa al proprio campionato, giunto già alla ventottesima giornata, e si avvia dunque alla conquista del sesto titolo nazionale consecutivo. A livello europeo il team allenato da Viktor Goncharenko può vantare una buona esperienza, dato che ha partecipato alle ultime due edizioni dell’Europa League e, tre stagioni fa, proprio alla Champions League. A livello tattico la squadra è impostata con un 4-2-3-1, in cui i centrocampisti fanno girare bene palla e provano spesso la verticalizzazione in cerca della rapidità di Kezman e Bressan.

Punto di forza: Bressan e Kezman. Sono loro i due elementi più pericolosi della formazione bielorussa, coloro che possono creare qualcosa dal punto di vista offensivo e impensierire la retroguardia rossonera. Il primo è un trequartista brasiliano rapido, bravo negli inserimenti e dotato di un buon fiuto del gol, che si muove continuamente tra le due linee ed è difficilmente marcabile. Il secondo è il giocatore più celebre del Bate, un attaccante di grande esperienza che ha militato oltre che nel Chelsea in Atletico Madrid e Paris Saint Germain. Con la sua rapidità e tecnica il serbo può tenere in apprensione le difese avversarie riuscendo a fare reparto da solo e trovando in Bressan un ottimo supporto. Attenzione anche a Rudik, mediano abile negli inserimenti e dotato di un buon sinistro, che trova spesso la via del gol.

 Punto debole: la difesa e il portiere. La retroguardia gialloblù non è certo un muro insuperabile. Quando il Bate subisce il gioco avversario i quattro dietro mostrano limiti evidenti e se messi sotto pressione difficilmente reggono l’urto avversario. In particolare i due terzini Volodko e Bordachev, nonostante palesino buone qualità di spinta, a livello di copertura lasciano parecchio a desiderare e si dimostrano estremamente vulnerabili contro avversari rapidi e tecnici. Inoltre l’estremo difensore Gutor ci mette del suo per rendere ancora più insicuro il reparto, commettendo molte incertezze anche decisive.

Uomo chiave: Bressan. Più che Kezman è lui l’uomo a cui prestare maggiore attenzione. E’ lui incaricato di accendere la luce lì davanti e con la sua rapidità di esecuzione, gli inserimenti e la buona tecnica individuale può impensierire la difesa milanista.

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