Thiago, el central del futuro… nostro!

“Thiago Silva, el central del futuro”. Sono queste le parole che appaiono in prima pagina nell’edizione di domenica 9 ottobre del Mundo Deportivo, giornale filo-balugrana. Con il prossimo ritiro del 33enne Puyol, il Barcellona manda così un chiaro avvertimento al Milan: vogliamo Thiago Silva, ad ogni costo. Un “ad ogni costo” da sapore molto economico: la società di via Turati infatti, dopo aver strappato il brasiliano nel 2009 dal Fluminense per 10 milioni di €, sembra non voler cedere alle lusighe dei blaugrana. Ma l’odore dei soldi lo conosciamo, un odore che oggi più che mai fa storcere il naso.

30 milioni? 40? Thiago Silva non ha prezzo. Uno che non va mai sotto la sufficienza, uno che potresti metterlo anche punta e farebbe la sua discreta figura, il centrale difensivo più forte del Mondo non può essere valutato in milioni. Dovrebbero invetare un nuovo sistema di misura per poterlo quantificare: una vera forza della natura. Uno che mette in campo quantità, qualità, corsa, potenza e grinta non può venir svenduto come il Milan ha fatto in passato. Quando però il Dio denaro chiama è difficile non rispondere. Eto’o è l’esempio più ecclatante, senza dimenticare che in questo caso Thiago andrebbe a giocare nella squadra più forte del Mondo, affianco a campioni che difficilmente ritroverà nella sua carriera.

La tentazione Barcellona è come una calamita che, giorno dopo giorno, attira sempre di più campioni alla corte di Guardiola: per l’attacco hanno pensato a Sanchez, a centrocampo hanno provveduto con Fabregas e adesso vogliono sistemare il reparto difensivo con Thiago Silva. A spese nostre. Certo, 40 milioni, visti i tempi (e i malumori di Ibrahimovic) potrebbero fare molto comodo, ma come fai a disfarti di un fenomeno? Abbiamo appena smaltito le delusioni di perdere due figli come Shevchenko prima e Kakà poi: esigiamo, adesso, che TS 33 rimanga qui con noi. Vogliamo tornare a vedere quel Milan che costruiva i campioni e li accudiva, come solo i migliori padri sanno fare. Per cui, “rifiutiamo l’offerta e andiamo avanti”.

Si parlava un tempo di riesumare la maglia numero 6, la maglia del capitano Franco Baresi, per consegnarla simbolicamente al suo successore, Thiago Silva. Qualcuno era favorevole, molti gridavano allo scandoloso. E questi sono gli stessi che, visto il Thiago degli ultimi tempi, non vogliono sentir parlare di cessione. Neanche davanti a una proposta choc. Perchè se dobbiamo tornare quel Milan, quello di Franco Baresi, dobbiamo partire da Thiago, l’unico vero emblema di questo Milan. C’mon Diavolo!

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