Lavagna tattica: la Fiorentina di Rossi

Al ritorno dalla sosta, i rossoneri avranno il compito di saccheggiare il Franchi di Firenze. Ma, si sa, in trasferta, nulla va dato per scontato. Il neo allenatore della Fiorentina, Delio Rossi, schiererà la squadra con un 4-3-1-2. I viola saranno molto motivati e, con ogni probabilità, cercheranno di metterla sull’intensità. In ogni caso, non è che Delio Rossi, sebbene sia un buon organizzatore, possieda la bacchetta magica. Va inoltre ricordato che le sue squadre, anche le meglio collaudate, tendono, a volte, a sbilanciarsi. E’ quindi probabile che la Fiorentina, che già presenta problemi di questo tipo, non faccia eccezione.

Correranno molto i gigliati, ma se noi stessimo corti e ben abbottonati, ripartendo poi velocemente, non dovremmo incontrare problemi. L’importante sarà evitare di avere la testa già  proiettata alla sfida contro il Barcellona. I toscani spingeranno anche con i loro due esterni, mentre i due interni di centrocampo cercheranno sempre l’inserimento. Noi dovremo allora cercare di vincere la battaglia in mezzo al campo e cercare di ripartire velocemente. Sarebbe buona cosa che Allegri schierasse due incontristi, aiutati da Alberto Aquilani, incaricato sì di inserirsi e di fungere da trequartista, ma nemmeno esentato da compiti di copertura.

Il tutto per facilitare le giocate di Seedorf, che non dovrà, per niente al mondo, scomparire dal gioco. Clarence, sperando che abbia ritrovato un decente stato di forma, una volta in possesso della sfera, sarà infatti chiamato ad ispirare i nostri due frombolieri, Ibra in primis.  Zlatan, il migliore nel fare salire la squadra, e gli inserimenti di Aquilani e della nostra seconda punta (uno tra Pato e Robinho) faranno il resto. In sintesi: lasciare sbilanciare i viola, bloccarli a metà campo e, dulcis in fundo, punirli con fulminanti azioni di rimessa. Dovrà essere questa la nostra tattica.

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