Milan-E.T. 2-3, ma usciamo a testa alta

Una notte come questa la stavamo aspettando. Una notte come quella che il nostro Milan ci ha fatto vivere, seppur non si sia conclusa con il lieto fine, non ce la scorderemo facilmente. Loro sono di un’altra galassia, e se qualche d’uno aveva pensato che si fossero ridimensionati, dopo stasera si dovrà ricredere. Lo scettro della squadra più forte al Mondo va ancora al Barcellona, capaci di farti addormentare con un possesso palla snervante. Anche se poi, in realtà, a giochi fatti, sarà proprio questo dato a lasciare esterefatti: i marziani venuti sulla Terra a insegnare calcio, a San Siro, mettono in campo solo un misero 60% di possesso palla contro quel mostruoso 75% dell’andata. Un piccolo segno che c’eravamo anche noi stasera.

Ed è proprio da questo dato che dobbiamo ripartire: i gufi, dopo appena 13′, stavano già per mettere fuori la testa quando all’autogol di Van Bommel, e a un paio di azioni pericolosissime del blaugrana, ci ha pensato Ibrahimovic a rimettere le cose a posto. Proprio lui, l’uomo puù spettegolato del momento con il suo libro, mette il sigillo a un’azione partita dei piedi di Aquilani, proseguita de Seedorf e messa in rete dallo svedese. 1-1 al 20′ e tutto ritorna in parità, ma non c’è neanche il tempo di rimettersi sul divano che prima Abbiati si supera sulle offensive spagnole, poi l’arbitro Stark vede un rigore molto dubbio. Ovviamente, Messi dal dischetto non sbaglia e blaugrana a riposo nell’intervallo avanti di un gol. Ma il Milan c’è, alla corsa di Robinho si affiancano i muscoli di Boateng e il secondo tempo fa ben sperare.

E facevamo bene a crederci: al 10′ del secondo tempo è proprio il ghanese a inventarsi un gol da incorniciare. Respinta fuori area della difesa del Barça, Boateng recupera palla e con un colpo di tacco fa fuori Abidal in una maniera disarmante, senza parole. Poi botta di collo pieno e Victor Valdes battuto, risultato che torna il pareggio. Giustamente. Il Milan spinge, il pubblico ci crede e tutto lo stadio si scalda: anche Pato, entrato nell’intervallo al posto di Robinho, prova a dare un contributo alla causa. Ma è proprio sul più bello che quel genio di Messi inventa l’ennesimo show blaugrana: inizia l’azione sulla trequarti, alza la testa e mette una palla rasoterra sul dischetto del rigore che neanche noi con le mani saremmo riuscitia mettere. E per Xavi è un gioco da ragazzi mettere la palla in rete. San Siro gelato, Milan congelato dal gioco dei catalani e partita che va in archivio 3-2 per gli extratterestri.

Abbiamo perso, non riusciremo a raggiungere il primo posto e probabilemente ci beccheremo un sorteggio tosto, ma usciamo a testa altissima dal campo. Paradossalmente, usciamo meglio che dal Camp Nou dove invece aveva raccolto un punticino che ci aveva fatto sognare. Loro sono sicuramente inarrivabili, ma il Milan stasera, come nelle grandi serata di Champions League di qualche anno fa, ha battuto il suo colpo.

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