Moura, una seconda chance europea?

Sabato sera Ariedo Braida ha assistito all’incontro Fluminense-America, con lo scopo di visionare da vicino l’attaccante 28enne Rafael Moura, che ha messo a segno l’undicesimo centro stagionale. Costa circa 3 milioni di euro e secondo la Gazzetta dello Sport potrebbe essere una buona alternativa a Drogba, Anelka e Maxi Lopez.

Rafael Moura, all’anagrafe Rafael Martiniano de Miranda Moura, balza agli onori della cronaca sportiva brasiliana nel 2005, quando il  Corinthians decide di ingaggiarlo per il campionato seguente. In casa bianconera è inizialmente chiuso da compagni del calibro di Tevez e Nilmar, ma riesce a guadagnarsi la fiducia del tecnico Antônio Lopes grazie ad alcune prestazioni positive, a partire da quella sfoderata nel 5-1 casalingo (valevole per la 2^a giornata del Campionato Paulista 2006) contro la Portuguesa Santista: in tale occasione, chiamato a non far rimpiangere l’assenza di Tevez, gioca dal primo minuto e segna la rete dell’1-0, colpendo anche una traversa. Conclude la stagione con 7 gol in 29 presenze nel Brasileirão e 8 gol in 14 presenze nel Campionato Paulista.

Nel 2007 si trasferisce al Fluminense: nello stesso anno, con i tricolores, vince la Copa do Brasil. Ad agosto viene ceduto al Lorient con la formula del prestito annuale con diritto di riscatto. In Francia il calciatore non brilla: già a novembre, il presidente Alain Le Roch annuncia che Moura non sarà riscattato, definendo l’ingaggio del brasiliano un “vero e proprio errore“. Quindi il passaggio all’Atletico Paranaense e l’arrivo nel 2010 al Goiàs, con cui raggiunge lo storico traguardo della finale di Copa Sudamericana (persa ai calci di rigore contro l’Independiente), ottenendo il titolo di capocannoniere della competizione con 9 reti.

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