Goduria derby, 3-0 all’Inter: un anno dopo

Un anno fa esatto. Era sabato 2 aprile 2011, e il campionato ritornava dopo la pausa per le nazionali per celebrare la giornata numero 31 e la partita più importante dell’intera stagione 2010-2011: Milan – Inter.

Gli uomini di Allegri si trovano davanti ad un bivio. Nelle ultime 2 partite il Milan ha totalizzato solo 1 punto e segnato solo 1 gol. Col Bari in casa infatti era finita 1 – 1, mentre la trasferta al Barbera fu fatale (1 – 0, gol di Gojan e unica vittoria col Palermo di Serse Cosmi). Inoltre la striscia negativa si allunga se si considera lo 0 – 0 di Londra del 9 marzo che decretò l’esclusione dalla Champions ad opera del Tottenham.

Bisogna tornare a vincere per un milione di motivi: per allontanare la crisi, per allontanare la stessa Inter, che da gennaio in poi ha messo in scena una rimonta pazzesca, arrivando a -2 dal Milan, perché sulla panchina avversaria siede Leonardo, l’anno prima al Milan e da dicembre nuovo nome da aggiungere nella “lista dei cattivi”, dopo che a giugno aveva detto che non avrebbe più allenato.

Altre motivazioni: sarebbe una mazzata per la volata scudetto. E poi, ovviamente, è un derby!

L’attesa spasmodica si taglia col coltello. Tutta Italia fa il conto alla rovescia per le 20.45. L’allenatore dell’Inter è l’ospite d’onore e la Sud gli dedica “L’Ultima Cena” di Leonardo Da Vinci, con la dedica: “30 denari, amore a prima vista: Leonardo, Giuda interista”.

L’altro grande ex è invece assente: Ibrahimovic, che il derby all’andata se l’è risolto da solo, è ancora squalificato per la manata a Rossi in Milan – Bari. In attacco Allegri schiera quindi Pato – Robinho.

Pronti, via: passano solo 50 secondi e Leonardo avrà pensato di essere finito nel bel mezzo di un Pesce d’Aprile in ritardo e colossale: Pato e Binho bucano la difesa nerazzurra, e Alexandre infila Cesar. 1-0, Inter e campionato gambizzati.

Eppure di tempo ce ne sarebbe per recuperare: ma la grande rimonta Leo l’ha già fatta 2 settimane prima, ribaltando il Bayern Monaco a casa sua, battendolo 3 – 2 e aggiudicandosi i quarti di Champions. Oggi invece gli va tutto storto: Eto’o, infallibile da agosto, sbaglia da 2 metri a porta vuota. Chivu al 54° viene espulso. E al 62° Pato incorna un tiro cross di Abate: 2-0, per l’Inter è il capolinea.

All’80° Cassano sostituisce Robinho. Zanetti all’88° lo butta giù in area: rigore. Il barese lo batte e fa 3 – 0: San Siro esplode. Per la cronaca va ricordato che Fantantonio esulta togliendosi la maglia e poi commette uno stupidissimo fallo a centrocampo: in tutto sono due gialli in 12 minuti. Quasi un record.

Il derby termina al 93°. Pato è sull’Olimpo degli eroi, Leonardo perde il 3° derby su 3, senza aver mai segnato e subendo 9 reti: non proprio la sua partita.

Gap che torna a +5. Subito è un bel “ciao Inter”, dopo un mese sarà anche “benvenuto 18”.

Un anno dopo: il Milan è ancora in testa, sempre con 2 punti sulla seconda, che non è più l’Inter, ma la Juventus, imbattuta e tenace, di Conte. L’Inter ha cambiato 3 volte allenatore, e la strada anche solo per l’Europa League è complicata. Leonardo è andato alla corte dello sceicco che ha in dote il Paris Saint Germain a fare il direttore tecnico (l’uomo mercato). Pato ha aumentato il numero dei suoi infortuni, che quest’anno sono superiori ai suoi gol. Ma per domani sera sarà a disposizione. Il brasiliano è già andato quest’anno al Camp Nou e ha lasciato il segno. Un graffio feroce e velocissimo, come l’1 – 0 del derby di un anno fa.

Speriamo domani sera di poter aggiungere altre dolci analogie. Intanto oggi sorridiamo: perché da un anno all’altro molte cose sono cambiate, ma non quella più importante: la forza del Milan di Allegri.  

 

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