Champions addio e scudetto a rischio. Profondo rosso-nero

Una settimana da film horror quella appena trascorsa in casa Milan. Dopo un marzo strepitoso, in cui i rossoneri non avevano sbagliato un colpo in campionato e avevano pareggiato con il Barça a San Siro, il mese di aprile è iniziato come peggio non poteva.

 

Mercoledì la cocente, anche se prevedibile, eliminazione dalla Champions per mano del Barcellona, condita da episodi arbitrali discutibili. Un’eliminazione, comunque, nel complesso meritata, perché, lo sapevamo, i catalani si sono dimostrati superiori nell’arco dei 180 minuti giocati, sia nella sfida di San Siro che in quella del Camp Nou. Non restava altro da fare che ricucire rapidamente questa ferita, consci del fatto che la rosa non fosse ancora pronta per fare il salto di qualità in Champions. IN RIBASSO.

Così non è stato fatto, perché la squadra scesa in campo sabato contro la Fiorentina è apparsa rinunciataria, fuori forma e senza idee, nemmeno tattiche. Alla fine, per quanto continui, gli infortuni non possono e non devono più costituire un alibi, perché quelli che ci sono devono essere in grado di sopperire all’assenza dei più quotati assenti. La sensazione è stata che i rossoneri, sabato pomeriggio, abbiano ceduto il passo, senza lottare, alla invece sempre agguerrita Juventus. Non ci resta che sperare in tempi migliori, che, però, a oggi sembrano lontanissimi. IN RIBASSO.

Abbiamo detto che gli infortuni non possono sempre costituire un alibi. Tuttavia, su uno di essi, è necessario spendere qualche parola, non come giustificazione, ma perché si tratta di un qualcosa davvero di inspiegabile. Parliamo ovviamente di Alexandre Pato. Portato in America solo una settimana fa dal dottor Messerman, dato per guarito, dichiarata la definitiva risoluzione dei suoi problemi, entra a gara in corso a Barcellona e, dopo soli 14 minuti, nuovo crack. Stavolta la stagione è irrimediabilmente finita. Tutti nello sconcerto, compreso Messerman, la cui sicurezza di qualche giorno prima improvvisamente scompare, tanto che non gli resta che attaccarsi alla fede. Ma, la fede, in questi casi, non serve a molto. Serve cercare di recuperare quello che indiscutibilmente rappresenta uno dei maggiori talenti a livello mondiale. IN RIBASSO.

L’unica notizia positiva di questa nefasta settimana rossonera arriva dalla completa guarigione di Antonio Cassano. A sei mesi dall’ictus ischemico che ha fatto temere per la sua vita, il fantasista barese non solo ha ricevuto la piena idoneità per riprendere la sua normale vita da calciatore, ma sabato è anche sceso in campo nei minuti finali contro la Fiorentina. Una notizia certamente fondamentale per il Milan, che, anche in virtù dei tantissimi infortuni, può e deve contare su Cassano per la lotta scudetto! IN RIALZO.

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