Chievo: sacrificio e qualità, Pellissier docet

L’anticipo del turno infrasettimanale di Serie A metterà questa sera di fronte Milan e Chievo allo stadio Bentegodi di Verona. Il diavolo è gravemente ferito, sabato il redivivo Amauri gli ha sferrato un colpo micidiale scaraventandolo nell’angoscia di non poter veder germogliare quanto seminato con costanza per sette lunghi mesi. Persa la leadership a discapito della Juventus Massimiliano Allegri è ora chiamato a risollevare il morale dei suoi uomini per scacciare le ombre di un possibile esonero.

Il Chievo non è però l’avversario migliore da affrontare in questo grigio momento. La Domenico Di Carlo’s band, nona in classifica, dopo le due vittorie consecutive naviga a vele spiegate verso la zona Europa League. Il tecnico gialloblù ha fissato la salvezza a 43 punti e ai veronesi ne manca soltanto uno per conquistarla.

Per la sfida ai campioni d’Italia non ci sarà il terzino sinistro Dramè, acciaccato, che verrà probabilmente sostituito da Sardo. Per il resto verrà riproposto il 4-3-1-2 vittorioso settimana scorsa contro il Catania, con una sola modifica: Thereau si riprenderà infatti con ogni probabilità il posto da trequartista dietro la coppia d’attacco Paloschi-Pellissier. La tattica del Chievo sarà quella di aggredire i rossoneri nella zona nevralgica del campo e ripartire in velocità, binomio che ha fatto le fortune di questa squadra.

Punto di forza: aggressività in mediana, qualità davanti. La prima regola del Mimmo Di Carlo Club è che tutti si devono sacrificare. Non è compito solamente dei tre di centrocampo, ma anche del trequartista e, in alcune fasi, di una delle due punte. Nella zona nevralgica i titolari nel successo per 3-2 contro il Catania verranno riproposti; largo dunque a Luciano, Luca Rigoni e Michael Bradley. Quest’ultimo è uno dei cardini dei veneti. La tanta quantità abbinata alle discrete doti tecniche lo hanno portato ad ottenere la titolarità fissa e domenica scorsa, è arrivato per lui anche il primo gol. Qualità e quantità anche per Luca Rigoni, che si è conquistato da tempo il ruolo di playmaker della squadra gialloblù. Inoltre anche “nonno” Luciano, nonostante ogni tanto pecchi in lucidità, sta offrendo nelle ultime partite prestazioni di buon livello, rendendosi prezioso sia nel lavoro sporco che nelle ripartenze.

Spesso però in questa stagione il migliore in campo dei veronesi è stato Cyril Thereau. Il francese è stato reinventato da Di Carlo trequartista, con ottimi risultati. Il suo lavoro in ripiegamento difensivo è straordinario, così come lo sono la sua rapidità e concretezza. Una certezza è inoltre Sergio Pellissier, che dopo un periodo di appannamento nelle ultime gare si è ritrovato anche in zona gol. Rapido e concreto, lanciato in contropiede dai centrocampisti sa essere letale. Bisognerà prestare attenzione infine anche all’ex Alberto Paloschi, positivo nelle ultime apparizioni.

Punto debole: difesa destra. La retroguardia dei veneti non è irresistibile e sul centro-destra ha il suo tallone d’achille. E’ in questa zona di campo che il Milan, con Robinho o El Shaarawy dovrebbe provare a sfondare. Il grosso lavoro svolto in fase di interdizione dal centrocampo finisce varie volte con l’essere vanificato da disattenzioni dei difensori. Andreolli su tutti è in un momento non brillantissimo. Il centrale di destra, ex di Roma ed Inter, vive di alti e bassi e nelle ultime gare, anche non considerando la sfortunata autorete contro il Catania, alcune sue imprecisioni ed amnesie sono costate care alla squadra. Risulta spesso non all’altezza anche il terzino destro, Nicolas Frey, il fratello del Sebastian portiere del Genoa. Il suo spirito di sacrificio è ottimo, così come lo sono le sue doti atletiche, ma il francese, se pressato con continuità, finisce col perdere in lucidità e col commettere gravi ingenuità.  E’ inoltre da valutare l’affidabilità di Gennaro Sardo a ricoprire il ruolo di terzino sinistro. L’ex Catania prenderà infatti il posto di Dramè, ma essendo lui un terzino destro di ruolo sul lato opposto potrebbe non trovarsi a suo agio e andare in difficoltà. Bostjan Cesar, che è in vantaggio su Dainelli per giocare al fianco di Andreolli, è dunque l’unico elemento del reparto su cui Di Carlo può fare pieno affidamento.

Giocatore chiave: Pellissier. Sono lui, il capitano, e Thereu gli elementi da tenere maggiormente in considerazione. Il primo, però, in maniera particolare. Sergio Pellissier ha infatti da qualche giornata ritrovato la vena realizzativa che aveva perduto e sta vivendo un eccezionale periodo di forma. Le sua doti migliori sono concretezza e spirito di sacrificio; egli possiede un rapidità di esecuzione straordinaria e una buona capacità nel servire assist ai compagni. Inoltre, data la sua velocità, risulta essere pericoloso nelle ripartenze; i centrali milanisti dovranno essere bravi a temporeggiare in modo da non essere saltati.

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