Emanuelson: tanto versatile quanto anonimo

Dopo un anno dal suo arrivo in rossonero, Urby Emanuelson continua ad essere per molti un vero e proprio punto interrogativo. C’è chi continua a scambiarlo per Robinho (incredibile la somiglianza), e chi ancora non ha capito quale sia il ruolo che occupa in campo. Lo stesso calciatore, infatti, si definisce “flessibile”, ma questa sua ipotetica dote camaleontica, purtroppo, non è stata confermata dai fatti, almeno fino ad oggi.

Eppure, se Allegri avesse, come Mourinho nell’era Chelsea, una propria lista degli “intoccabili”, con molta probabilità Emanuelson ne farebbe parte. Non è stato sempre titolare, ma è stato quasi sempre utilizzato nelle le gare in cui era a disposizione. Una fiducia però,  non pienamente ripagata , alla luce delle sue prestazioni estremamente altalenanti. Ultima, in ordine cronologico, quella di ieri contro il Genoa. Allegri, infatti, dapprima lo ha schierato trequartista dietro Ibra ed El Sharaawy, poi mezz’ala a partita in corso, e infine terzino, dopo l’uscita di Antonini. Inutile dire che l’impronta data alla gara, in tutte e tre le posizioni, è stata più o meno nulla.

Ma Emanuelson non è solo un “signor nessuno”. Basti ricordare il gol da metà campo realizzato contro il Parma in questa stagione, per capire che in lui potrebbe esserci un potenziale talento che non riesce a concretizzarsi. Ma questo è tutto da dimostrare. Non tutti i brutti anatroccoli si trasformano in cigni!

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