Ecco perchè credere nelle Maxi uova della Gallina Rubia

Ci sono giocatori che hanno scritto pagine di storia del calcio, senza mai assumere ruoli da protagonista. Anzi, ci sono attaccanti divenuti famosi per aver saputo cambiare le partite in corso d’opera piuttosto che per essere stati titolari inamovibili. Qualche esempio? Da Daniele Massaro a Josè Altafini, da Marco Simone a Jon Dahl Tomasson. Nel Milan di oggi c’è un giocatore che ha dimostrato di poter entrare in questa casistica, ma che soprattutto potrebbe risultare determinante nel rush finale. E’ l’argentino Maxi Lopez, arrivato nel mercato di gennaio e da allora sceso in campo solo 9 volte tra campionato, Coppa Italia e Champions, ma capace di mettere a segno 2 reti pesanti, contro l’Udinese al Friuli nella rimonta 1-2 sulla squadra di Guidolin e contro la Juve a Torino nella semifinale di ritorno del trofeo nazionale.

Il bottino si fa apprezzare ancora meglio se lo si analizza contando i minuti giocati: 139 in campionato con 1 gol, 82 in Coppa Italia con 1 gol, 7 in Champions. Senza dimenticare che nell’1-2 di Udine la “Gallina de oro” ha servito pure l’assist per la rete di El Shaarawy. Insomma, Maxi merita spazio. Giochi di sponda e tecnica spalle alla porta sono tra le migliori caratteristiche dell’ex attaccante del Catania. La dimostrazione, tanto per ricordare un felice episodio, è nella rete messa a segno alla Juventus Stadium: palla di Muntari per Maxi, capace di far fuori due avversari in dribbling e di sfoderare un destro dal limite, potente quanto fulminante per Buffon.

La sensazione è che l’argentino possa giocare bene con tutti gli elementi del nostro attacco. Con Ibra, ad esempio, Maxi Lopez avrebbe la possibilità di fare la prima punta di riferimento lasciando a Ibra il piacere di spostarsi su tutto il fronte offensivo. Con Robinho, invece, le sponde e le ripartenze di Maxi favorirebbero gli inserimenti veloci del brasiliano. Senza dimenticare l’ottima intesa già dimostrata col “Faraone”. E c’è di ritorno Cassano. A Mister Allegri non mancano proprio le opzioni, ma ad “Rubio” è giusto concedere qualche bonus. Anche subentrando più spesso dalla panchina, visto che porta bene!

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