Silenzio, parla il Capitano. Perchè di capitano con C maiuscola, nella storia del Milan, solo due persone possono vantarsi di questo appellativo: il primo è un certo Franco Baresi, con 20 stagioni sulle spalle col numero 6; il secondo è Paolo Maldini, con più di 900 presenze col Club più titolato al Mondo. E quando parlano personaggi di questo calibro, l’eco è fortissimo. Intervistato ieri dalla Gazzetta dello Sport in occasione del “Nutrilite Tennis Challenge – Adidas Cup”, un torneo tennistico organizzato dalla Fondazione Milan, si è lasciato sfuggire una battuta su Andrea Pirlo: “Non ho mai dubitato che Pirlo potesse dare ancora tanto, è un giocatore unico“.
Anche l’ex collega di reparto, Alessandro Nesta, gira in orbita Juventus da qualche settimana: “Non so, ha avuto tanti guai fisici, credo viva alla giornata“. E incalzato sulle spinosa questione del gol-non gol di Muntari, Maldini non ha dubbi: “E’ un episodio importante, ma ormai è passato, per riuscire a essere sereni bisogna dimenticare, meglio evitare le polemiche da tutte e due le parti”. La lotta scudetto Milan-Juventus come finirà? “La Juve mi ha sorpreso per la continuità, non pensavo durasse così tanto. Ora è tutto nelle mani dei bianconeri. Entrambe le squadre hanno ancora il 50% di possibilità di vincere lo scudetto, perché i passi falsi sono all’ordine del giorno”.
E infine ecco la frecciatina alla squadra di Via Turati che dal 2009, cioè anno del ritiro di Maldini, non ha mai cercato/proposto all’ex numero 3 un ruolo in società: “Il Milan in 20 giorni ha perso 2 dei 3 obiettivi stagionali, ma il campionato è ancora aperto.” Parole che poteva essere risparmiate come potreva essere dette prima, quando le cose giravano meglio. Ma Paolo Maldini è così, senza peli sulla lingua. Proprio come in campo nelle 902 presenze con la maglia rossonera.