Oddo saluta il calcio giocato e cerca una scrivania da ds: “Puntiamo sui giovani!”

Lascio il calcio. A una certa età ci si trova davanti a un bivio, non l’ho detto con certezza perché se arrivasse una proposta irrinunciabile accetterei ma sicuramente non accadrà“. Sono le parole di Massimo Oddo che, ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, spiega che “nella vita ho sempre avuto anche altri interessi quindi non sarà un problema. Sto studiando come allenatore grazie alla Federcalcio che, a noi campioni del mondo, ha dato la possibilità di prendere il doppio patentino di seconda e terza categoria ma sono più attratto a stare dietro una scrivania come direttore sportivo. E’ il mio sogno“.

Durante la trasmissione “C’è calcio per te”, Oddo spiega i motivi dell’addio al calcio: “Di solito si dice che chi va all’estero lo fa per imparare l’inglese, ma io non ho di questi problemi. I colleghi che vanno a giocare all’estero a fine carriera, lo fanno perché credono di poter dare ancora tanto ma per me non è più così. Il calcio italiano deve puntare sempre sui giovani“. Oddo, poi, si proietta in quello che potrebbe essere il suo futuro: “Il direttore sportivo è un dipendente delle società e ne accetta le esigenze. La bravura del ds sta nel trovare un giocatore importante appena se ne vende uno di pari livello. Il direttore sportivo deve cercare giocatori che un domani possano diventare importanti, i cosiddetti ‘nomi’“.

Non ci resta che fare il nostro più grande in bocca al lupo a Massimo Oddo, Campione d’Europa e del mondo con il Milan nell’anno di grazia 2007, oltre che Campione del Mondo in Germania nel 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi. Tra alti e bassi, i suoi cross pennellati resteranno il marchio di fabbrica che ci farà ricordare, più di ogni altra cosa, del suo trascorso in rossonero.

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