Allegri III: un nuovo inizio

Allegri al Milan, atto III. Massimiliano Allegri, allenatore ufficiale del club di via Turati dal 25 giugno 2010, si sta avvicinando per la terza volta al raduno di Milanello, fissato quest’anno per lunedì prossimo, il 9 luglio.

Che cosa stia girando per la sua testa è presto detto e riassumibile in una sola parola: riscatto. Subito, immediato. I veleni della scorsa stagione dovranno alimentare in tutta la squadra una grandissima voglia di riscatto sulla Juventus, che ci ha battuto in campionato ed eliminato in Coppa Italia. La rincorsa alla squadra di Conte parte innanzitutto dal mercato (e per quello aspettiamo i colpi last minute di Galliani), ma anche dalla condizione fisica, troppo deficitaria l’anno scorso nelle gambe dei rossoneri ad inizio e fine stagione.

Allegri lo sa bene e punterà quindi molto da subito su una mirata preparazione atletica dei suoi ragazzi.

Da subito sa anche di possedere un piccolo vantaggio. La Juventus è già proiettata in ottica Supercoppa Italiana, e lo sforzo psicofisico per questo appuntamento secco fissato per l’8 agosto in un certo punto d’autunno si paga. Allegri, l’anno scorso trionfante a Pechino, lo sa bene. Inoltre a settembre entrambe avranno gli impegni di Champions e non solo una delle due. Poi sarà il mercato a dirci definitivamente se per la vittoria finale Milan e Juve partiranno alla pari oppure no. Per ora il mercato dice che la Juve ha già messo a segno tre grossi colpi: Giovinco, Isla e Asamoah.

Il Milan ha preso Montolivo, insegue Dedè, ma ha anche guadagnato due/tre acquisti provenienti dalla sezione infortunati dell’anno scorso: mi riferisco a Cassano, Flamini e Pato. Con questi tre giocatori a pieno servizio il Milan può competere dove vuole e con chi vuole. Flamini non è un fenomeno, ma uno come lui in mezzo al campo serve eccome, anche per far rifiatare Ambrosini e Nocerino.

Tutto questo starà pensando l’allenatore livornese. Oltre ad un altro chiodo fisso: o quest’anno torna campione d’Italia o il contratto in scadenza nel 2014 rischia di essere rescisso anzitempo. Una sola condizione potrebbe salvarlo: la Champions, ovviamente.

In ogni caso un’altra stagione con zero titoli conquistati tra aprile e maggio non è più consentita.

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