“Caro Adriano, non ti credo!”

Prosegue l’appuntamento di SM con il milanista dei milanisti, il cronista dei cronisti, Tiziano Crudeli! Potete inviare le vostre domande a Tiziano all’indirizzo: q.e.i.m@live.it.

La finale europea ci ha mostrato una Spagna troppo forte per questa Italia.

Direi proprio di sì. Si sono dimostrati ancora una volta maestri in quanto a palleggio, organizzazione di gioco, tasso tecnico e condizione atletica. Nonostante nella stagione scorsa abbiano giocato sessanta partite di alto livello, dunque almeno quindici in più dei nostri, erano comunquwe più freschi. Sono più abituati di noi a confrontarsi con un certo tipo di partita, non c’è niente da fare. Arrigo Sacchi afferma che non c’è ricambio generazionale: non sono d’accordo, credo che presto vedremo tanti giovani molto interessanti. Un elogio incondizionato, infine, va a Cesare Prandelli: ha cercato di giocarsela alla pari, contro tutti, attraverso il gioco. Forse questo è stato proprio il suo pregio e il suo limite: con la Spagna occorrevano strategie tattiche più fini, in stile Mourinho contro il Barcellona.

Adriano Galliani, nei giorni scorsi, ha affermato che il mercato è assolutamente chiuso …

Non ci credo, dice così ogni estate. Penso proprio che ci sarà un colpo, sia per dare entusiasmo ai tifosi, sia per risollevare la campagna abbonamenti.

Nelle ultime ore si è parlato nuovamente di Ganso: crede che in queste voci ci sia un fondo di verità?

Sinceramente non lo so: sicuramente il fatto che abbiamo come obiettivo un trequartista non è un mistero per nessuno. Serve, però un giocare capace sì di attaccare, ma anche all’occorrenza di fare il centrocampista. In questo senso reputo molto azzeccato l’acquisto di Riccardo Montolivo, che ha disputato un grande Europeo e si è dimostrato una pedina molto valida sia da un punto di vista tecnico che tattico.

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