Dubbi e speranze, in attesa che su Milanello arrivi qualche elicottero…

Siamo a poche ore dall’ennesimo raduno dell’era Berlusconi e mai come quest’anno si hanno dubbi e perplessità sull’affluenza dei tifosi in quel di Milanello e non solo. Lontani sono i tempi in cui si guardava in cielo aspettando l’elicottero di Silvio atterrare in compagnia dei Campioni che hanno permesso poi di conquistare la vetta del mondo. 

Adesso, vista la crisi, i nuovi poveri del nuovo millennio arrivano al massimo seduti sui sedili in pelle delle loro fuoriserie. Chissà che questo terremoto finanziario non li costringa un giorno a farsi aspettare dai tifosi alla fermata della corriera di Carnago. Detto ciò, non è certo questo il motivo della paventata assenza dell’anima di questo e altri sport, ovvero i tifosi.

Come ricordano i nostri papà, il Milan ha riempito stadi e raduni anche quando la compagine rossonera militava in serie B. Allora cosa sta succedendo? I soldi scarseggiano, ma, diciamoci la verità, nessuno di noi navigava nell’oro prima di questa recessione che sembra essere usata in ogni situazione di vita come una motivazione senza prova d’appello.

La verità è che gli stessi predicatori dell’appello “abbonatevi se siete milanisti” dovrebbero pensare alle esigenze e strutture che possano soddisfare il signor Rossi (non Guido per cortesia) e che lo possano invogliare a portare moglie e figli in quel di Milanello o San siro.

Avete mai provato ad andare al centro sportivo rossonero? Caldo atroce di luglio, assenza di zone di ristoro che non siano gli sciacalli dei paninari per i quali devi fare un mutuo, nessuna traccia di Milan Store ufficiali dove comprare merchandising che porti (perché no?) anche un po’ di soldi a via Turati. Per non parlare della navetta rossonera che potrebbe aiutare chiunque voglia giungere a destinazione senza odissee indimenticabili. Non riferisco delle partite infrasettimanali decise o rinviate all’ultimo senza avvisi preventivi che possano evitare che i tifosi si trovino con prenotazioni di voli e hotel da buttare nel water.

Dimenticavo, ma inaugurare la stagione un sabato o domenica è un’idea così malsana? Perché il lunedì? E soprattutto perché un lunedì lavorativo? Ma a quanto pare in questo mondo lavorano solo loro. Noi siamo vegetali che devono essere pronti all’appello quando il dottor Galliani ci ordina di essere presenti. Qualsiasi sia il giorno e qualsiasi siano i protagonisti in campo.

Il calcio é l’unico mondo nel quale si criticano gli spettatori per non essere andati all’evento. Come se al cinema si criticassero i cinespettatori per non essere andati a vedere un film in un cinema senza aria condizionata, in un posto difficilmente raggiungibile, con una trama discutibile come il gioco di Allegri e con attori a parametro zero.

È vero che il Milan si ama a prescindere, ma non si biasimi chi non si abbona o chi non si recherà al raduno stamattina, poiché se il MIlan è importante per noi come una religione, io conosco un fedele a Dio dalla rara dedizione che da circa quattro anni non frequenta la chiesa, ma che ogni domenica mi saluta scrivendomi sul blog “che Dio ce la mandi in rete“. 

Nel frattempo, oggi andrò al lavoro e fino al 31 luglio continuerò a guardare il cielo… Non sia mai che qualche elicottero arrivi ancora!

Buon Milan a tutti

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