Gattuso al vetriolo: “Cacciato da Allegri”

Non si può certo dire che Rino Gattuso si sia lasciato bene con Massimiliano Allegri. A poche ore dal debutto nel campionato svizzero con la maglia e la fascia di capitano del Sion l’ex centrocampista del Milan ha lanciato frecciate velenosissime all’indirizzo del tecnico rossonero.

Io e Nesta via perchè non ci voleva Allegri”, ha sentenziato Ringhio in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Parole taglienti, destinate a riaprire la polemica nata alla fine della scorsa stagione quando molti opinionisti indicarono nel Conte Max il responsabile degli addii di diversi Senatori. Oggi Gattuso, dal suo punto di vista, sembra dar ragione ai sostenitori di quelle tesi. Concetto ribadito anche sul Corriere della Sera: Quando l’allenatore ti fa capire che ti preferisce dirigente per lo spogliatoio allora sai che c’è? C’è che me me vado. Con una stretta di mano e senza polemiche. La società voleva che io e Nesta rimanessimo, ma io sono molto orgoglioso, mi sentivo ancora giocatore”. La decisione di andarsene era maturata da tempo: “Un mese prima di comunicarlo a Galliani avevo già preso la mia decisione, ma non l’avevo detto ai compagni, ne avevo parlato solo con mia moglie. Era arrivato il momento di lasciare, di non sentirmi più un peso“.

Naturalmente nel colloquio con la Gazzetta, il neo capitano del Sion parla delle cessioni di Thiago Silva (ufficiale da sabato scorso) e Zlatan Ibrahimovic (ancora da concludere) al PSG: “Vedere il Milan che si ridimensiona è uno schock, fossi Allegri non ci dormirei“. Ecco, dunque, un altro fendente all’allenatore, che comunque in due stagioni ha schierato Ringhio 45 volte tra Serie A, Coppa Italia e Champions League, al netto di sette mesi di stop a causa della miastenia oculare. Eppure, c’è della ruggine. Mica poca.

L’amore per il Milan resta forte, fortissimo: “Se a Mediaset c’è gente che deve starsene a casa, non vedo perchè spendere per una squadra di calcio. Però con i tifosi è importante essere chiari, bisogna spiegare gli obiettivi”. Ma la fiducia è tutta riposta in Adriano Galliani: “Prima o poi qualcosa dal cilindro tira fuori, qualcosa si inventa. Farà per l’ennesima volta Copperfield”. Magheggi, come quelli che ci vorranno ora per rendere la squadra competitiva in Champions League. E Gattuso ci sarà’: “Verrò a vedere le partite a San Siro. C’è un treno Sion-Gallarate che ci mette un’ora e 35”. Buon viaggio, Ringhio!

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