Vincere con Max e gli italiani? Si può!

I supporters del Diavolo si aspettano che il Presidente, prima del 31 agosto, metta a segno un colpo di mercato. Trattasi di una conditio sine qua non. Si pretende un elemento di caratura mondiale, che presenti un ingaggio e un cartellino da pagare fior di quattrini e che provenga dall’estero. E’ questo l’identikit richiesto.

Spesso non ci si rende conto del fatto che l’Italia, per quanto riguarda l’economia, stia attraversando un periodo di crisi. Il tifoso medio giudica un giocatore dal valore di mercato e dall’apparenza. Non si sforza di comprendere l’utilità e le motivazioni tecnico-tattiche che hanno fatto in modo che un effettivo venisse acquistato. E così, dopo aver ritenuto per due mesi che Nocerino fosse un inetto e dopo avere trascorso settimane pensando che l’Europeo dell’Italia terminasse alla fase a gironi, il fan occasionale reputerà inadeguati i rinforzi procurati da Galliani per la prossima stagione. Menomale che Allegri è un allenatore che vale.

Max, come dimostrato nella conferenza stampa di oggi, ha compreso la situazione calcistico-societaria rossonera. Non si illude circa il fatto che il Cavaliere possa comprargli uno tra Xavi, Iniesta, Mascherano, Busquets. Al mister di Livorno, basta che arrivi un play basso capace di interdire e in grado di farsi rispettare nel gioco aereo. Non importa se sia sottovalutato, basta che arrivi. Serve qualcuno che imposti? Thiago Silva e Montolivo possono risolvere la situazione. E verticalizzando per Ibrahimovic, la maggior parte dei problemi verrà risolta. Faceva così anche Mourinho, perché non può farlo il Conte Max?

La cortina di ferro, schieramento che prevede l’utilizzo di tre elementi di rottura, potrebbe fare in modo che De Sciglio si affermi come terzino sinistro. Mattia, coperto da tre mediani, può spingere e difendere con tranquillità. Quando sale, sa di essere coperto; quando viene puntato, sa di potere godere di un raddoppio. E grazie ai tre martelli, in grado di garantire solidità e inserimenti, la classe di El Shaarawy potrebbe emergere. Esente da compiti di copertura, a patto che lavori con serietà e professionalità, Stephan può consacrarsi.

Sia chiaro, disponendo di liquidi, la Juve è la favorita per la vittoria dello Scudetto 2012/2013. Ma il Milan può lottare fino alla fine. L’importante è che i ragazzi seguano la ricetta di Allegri, basata sull’italian job: accorgimenti tattici, duttilità, concretezza e spirito di sacrificio.

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