Asse Milano-Madrid: gli aggiornamenti

L’approdo di Modric alla corte di Mou apre a nuovi scenari sull’asse Milan-Real Madrid. Il croato può fungere sia da trequartista, posizione che predilige, sia da centrale di centrocampo. E dal momento che sta per essere strappato al Tottenham per una cifra pari a 40 milioni, per lo meno durante i primi mesi della stagione calcistica, godrà di una maglia da titolare. Ecco allora che il presidente delle merengues, vista la polifunzionalità di Modric, è pronto a privarsi di quegli elementi che hanno manifestato il proprio disappunto per la scarsa importanza da loro ricoperta nell’organico del vate di Setubal. Trattasi, nella fattispecie, di Kakà, SahinLassana Diarra. Il Milan è in agguato.

L’obiettivo principale di Galliani, oltre a cercare di aggiudicarsi un centravanti e un centrocampista arretrato, è quello di riportare a San Siro l’ex bambino d’oro. Essendo già stato raggiunto l’accordo con il giocatore, pronto a dimezzarsi l’ingaggio pur di tornare nella squadra in cui è esploso, il braccio destro di Berlusconi sta da una settimana cercando di convincere Perez. Non volendo quest’ultimo cedere Ricky in prestito, nonostante si dica che Galliani abbia deciso di interrompere la trattativa, il Milan è pronto a offrire un massimo di 13 milioni. E il Real sta barcollando. La palla passa adesso a Berlusconi che, durante il summit di domenica, illustrerà a Galliani la linea da tenere. Giocare a ribasso, allontanandosi dall’obiettivo, o concludere l’operazione? Tutto nelle mani di Silvio, in apparenza, disposto a fare di tutto pur di riacquistare Ricky.

Sta di fatto che Kakà non è l’unico merengue che davvero interessa al Milan. Allegri necessita di un effettivo che sappia agire da vertice basso nel rombo di centrocampo. Sahin, scaricato da Mourinho, può essere acquistato spendendo meno di 6 milioni. Peccato che sia stato bocciato da Allegri: i suoi 179 cm, per 70 kg, non gli permettono di posizionarsi davanti alla difesa. Sahin pecca in fisicità e non sa dominare il gioco aereo, può essere utilizzato come trequartista moderno, ma non da playmaker. Da aggiungere è il fatto che Sahin si trovi adesso a un passo dall’Arsenal che, quando sarà ufficiale il passaggio di Song al Barcellona, virerà sulla punta di diamante della nazionale turca. E costituendo quest’ultima un pallino di Wenger, salvo colpi di scena, l’affare andrà in porto.

Arriviamo ora all’ultimo scontento di casa Real, Lassana Diarra. Come riportato da SpazioMilan durante il primo mese di calciomercato, il mastino di Parigi è un nome caldo dell’estate rossonera. Più che caldo. Non vuole rimanere alla corte di Perez, reclama una maglia da titolare. E siccome presenta le caratteristiche utili per sostenere la causa del Diavolo, potendo agire da centrocampista arretrato, Galliani non molla la presa. Perez, prima o dopo, alzerà bandiera bianca. Peccato che sorga un altro problema, il vero problema. Lass non pretende soltanto di scendere in campo con regolarità, ma esige anche di percepire un contratto da 4.5 milioni all’anno. Trattasi di una conditio sine qua non. E’ questo il motivo per il quale l’operazione non ha ancora avuto esito positivo. Diarra non ha intenzione di considerare l’idea di abbassarsi lo stipendio. Ma durante gli ultimi giorni del mese, se Mourinho continuasse a schierarlo in qualità di comprimario, il discorso potrebbe cambiare. Garantito.

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