Attacco al futuro con i baby bomber

Linea verde, questo è il motto che risuona da inizio mercato nelle stanze di Milanello. Persi Thiago Silva e Ibrahimovic l’intento era quello di ripartire dai giovani. Se per quanto riguarda la difesa la nuova linea societaria non è stata rispetta a pieno, così non si può dire del reparto avanzato completamente rivoluzionato e ringiovanito. Le carte d’identità degli uomini davanti sorridono e sono rivolte al futuro, molto di più che nella passata stagione.

I più vecchi, se così si possono definire, sono Robinho e Pazzini, entrambi nati 28 anni fa. Saranno loro gli esperti del gol, ruolo che lo scorso anno spettava a Filippo Inzaghi con le sue 38 primavere. Un salto indietro di 10 anni, 2 Champions e più di 300 reti. Segue Alexandre Pato, il talento di cristallo che festeggerà tra pochi giorni il suo 23esimo compleanno, si accinge a giocare la sua quinta stagione con la maglia rossonera. Tra palestra e infermeria l’idea è quella di sostituire Zlatan Ibrahimovic (31 anni) prendendo quella che fu la sua leadership.

Il bello però deve ancora venire. Dopo l’ex Porto Alegre la media età continua a scendere con Bojan, il nuovo acquisto arrivato direttamente dalla Roma, è un classe ’90. Ma non fatevi ingannare dai suoi 22 anni, lo spagnolo vanta già una grande esperienza a livello internazionale. Tutto merito del Barcellona che lo ha forgiato e reso un campione dentro e fuori dal campo. Un passo in avanti in tutti i sensi se si pensa a chi c’era prima di lui: il trentenne Cassano. Rimangono poi El Shaarawy, nemmeno vent’anni e già chiamato consacrarsi, e Niang, il diciasettenne francesino tutto da scoprire che avrà un po’ il ruolo di Maxi Lopez (28 anni).

In definitiva un attacco ampiamente under 30 che fonda le basi sugli under 23. Insomma poca esperienza e tanta, tanta spensieratezza. Ripagherà?

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