Da Ibra a Pazzini: l’eredità della maglia numero 11

Giampaolo Pazzini è il nuovo acquisto rosssonero per il reparto offensivo. Sarà il nuovo ariete dello schema di Allegri, dovrà essere il nuovo goleador del Milan, a lui spetterà il compito di buttarla dentro. Appena arrivato a Milanello, il Pazzo ha avuto subito le idee chiare sul suo nuovo numero di maglia: l’11, lasciato senza un nome dopo la partenza di Ibrahimovic. Un’eredita pesante, fatta di 56 gol in 85 presenze in due anni, con uno scudetto e una Supercoppa conquistate: numeri da capogiro. Starà adesso a Pazzini continuare a farci girar la testa.

Dopo la rivuluzione numerica in casa Milan, che nell’arco di una sessione di mercato cambia tutte le cosidette maglie-top (dal 7 all’11, ndr), adesso l’attenzione sarà rivolta tutta su di lui. Pazzini ha già provato nell’arco della sua carriera l’ebrezza di avere sulle spalle una maglia come la numero 11, con la nazionale Under-21 nel 2006. Aveva 22 anni, erano le prima esperienze in grandi palcoscienici ma Pazzini non sbagliò. Come adesso, sei anni dopo quella prima volta, Pazzini ritrova un numero che significa sacrificio, caricarsi la squadra sulle spalle e portala alla vittoria: in una parola, gol.

Ibra vola a Parigi e Pazzini prende l’autobus per trasferirsi dall’altro sponda del Naviglio, direzione Milanello: è questo il riassunto del mercato-attacanti del Milan. Come giocherà Pazzini? Con Pato, Robinho o El Shaarawy: le caratteristiche del Pazzo combaciano con il trio attaccanti che Allegri ha a disposizione. Cross o non cross, Pazzini ha dimostrato di saper giocare anche con la palla tra i piedi. L’ex numero 7 interista fece la sua fortuna alla Sampdoria con Cassano assist-man: sicuri che Robinho non possa ricoprire lo stesso ruolo del barese nella coppia? Adesso, parola al campo. Buona fortuna Pazzo!

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