Zenit, Anderlecht, Malaga. Girone di ferro? Tutt’altro. Il fortunatissimo sorteggio di Champions non soltanto ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo (lo spauracchio PSG era dietro l’angolo), ma ci permette ora di fare qualche considerazione sul nostro futuro cammino europeo.
La fortuna, infatti, non deve in alcun modo diventare un’arma a doppio taglio: bisogna vincerle tutte, sin da subito, bisogna arrivare primi e non lasciare nulla al caso.
Ce lo impone la nostra storia, un po’ appannata da cinque anni a questa parte, ma costellata da vittorie da pelle d’oca, tanto indimenticabili quanto commoventi. Ce lo impone la tifoseria, che non riuscirebbe mai a concepire un’eventuale stecca contro una di queste tre squadre. Ce lo impone il nostro orgoglio, che mai come sul palconscenico europeo ha saputo trovare la sua ragion d’essere, anche in annate in cui non partivamo affatto da favoriti.
Forza e coraggio, ragazzi! Non sono ammesse repliche, né scuse. I se e i ma? Lasciamoli a qualcun’altro! Stavolta bisogna vincere, vincere e basta. Interrompiamo questi cinque anni di torpore e torniamo a fare il Milan. Ce lo sta chiedendo anche l’urna del sorteggio, dai…