SM RELIVE – Allegri: “Col Bologna partita difficile, mercato chiuso. Kakà? Chiedetelo a…”

Lunga e ricca la conferenza pre-Bologna di Massimiliano Allegri. Molteplici le tematiche toccate, tra cui il mercato, i sogni scudetto e Champions, la rivalità con la Juve, e le opinioni sui singoli. Il mister rossonero ha promesso che quella di domani sarà una partita diversa da quella deludente d’esordio, e l’approccio sarà quello delle grandi gare. Oggi il mercato chiude, le forze sono queste e bisogna renderle sufficienti. Anche più che sufficienti.

– Un’opinione su Niang e Bojan: “Niang è un ragazzo di diciassettenne anni, con delle buone qualità ma che deve migliorare. Non bisogna mettergli troppa pressione addosso, come è stato con El Shaarawy per esempio. Le sensazioni su questi due giovani sono buone, ma non hanno ancora l’esperienza dei grandi, nè la malizia, e non possono addossarsi delle grosse responsabilità”.

– Sul Bologna: “Domani sarà una partita difficile, come tutte le altre. Bisognerà giocare meglio tecnicamente, questo sicuro, ma lo faremo. A livello tattico sono molto bravi, hanno perso giocatori importanti come Di Vaio e Ramirez, quindi il Bologna quest’anno è una squadra diversa, ma cercheranno di fare la partita della vita contro di noi”.

– Su Kakà: “Si è chiusa la pista? Domandatelo a Galliani, è lui l’esperto e direi anche piuttosto bravo. Io do dei giudizi tecnici ma poi il mercato va sempre per conto suo”.

– Sulla Juventus: “La Juve è favorita perché ha fatto un buon mercato, e ha una squadra già assemblata. Ma questo non vuol dire che il Milan non abbia chance. Noi lotteremo come Roma, Inter, Napoli e altre. La Juve è la più forte ma non è detto che vinca. Abbiamo una squadra che può crescere ed è su questo che dobbiamo puntare”.

– Sul girone di Champions: “Sembra un girone semplice ma in realtà è molto equilibrato. Sia lo Zenit che da due anni vince il campionato, sia il Malaga che l’Anderlecht sono squadre che ci faranno soffrire e dovremo essere pronti a non farci trovare impreparati”.

– La rosa del Milan è anche quest’anno piuttosto lunga. A riguardo, il mister pensa che: “non è un problema, soprattutto perchè molti di questi sono giovani e avranno la possibilità di crescere”.

– Su Boateng: “Ha fatto una buona partita la scorsa domenica. Sta crescendo. Deve trovare gli automatismi giusti con i nuovi arrivati, in particolare con gli attaccanti. Andrà sempre meglio”.

– Sulla formazione di domani: “Davanti giocheranno El Shaarawy e Pazzini, con Boateng trequartista”.

– Una battuta sul mercato: “Credo che il mercato sia chiuso. Di giocatori ne abbiamo abbastanza e credo non dovrebbero esserci novità”.

– Galliani ha dichiarato: “Ora si lotta per lo scudetto”. Allegri risponde così: “Ho sempre detto di dover lottare per raggiungere il migliore piazzamento in campionato e per superare il turno di Champions. Ovvio che con questi nuovi innesti siamo più competitivi di prima, ma tutta la diffidenza che c’era prima non mi andava a genio sinceramente. Sarà il campo a parlare”.

– Una battuta su Ibrahimovic: “Io credo che una grande squadra per vincere abbia bisogno anche di grandi campioni. Però non tutte le squadre hanno un Messi o un Ibrahimovic nella propria rosa. Spesso vince il gruppo non il singolo. So che quando viene smantellata una squadra è normale che bisogna ripartire da zero, con giocatori diversi, spesso più giovani, che quindi devono migliorare col gioco e l’esperienza. Perdere partite come quella di domenica mi fa arrabbiare perchè abbiamo pagato cara una distrazione”.

– La prima domanda è sugli ultimi acquisti fatti dalla società: “Nell’ultima settimana sono stati fatti acquisti di qualità. Bojan lo conosciamo, ha fatto ottime cose al Barcellona, e in parte anche alla Roma, Niang è un ragazzino di 17 anni, molto bravo, e De Jong è un giocatore di carattere e temperamento”.

A breve, in diretta da Milanello la conferenza pre-partita di Allegri, che si prepara ad affrontare, domani sera, il Bologna in trasferta. Dopo la sconfitta alla prima di campionato contro la Samp, il Milan cerca riscatto, per dimostrare che può essere ancora competitivo, nonostante tutto.

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