SM ESCLUSIVO – De Marchi (Agente Fifa): “Strootman è maturo per l’Italia, ma dubito che il PSV lo venda a gennaio”

Il procuratore di Kevin Strootman, Chiel Dekker, apre ad una cessione del suo assistito già a gennaio. Sulle pagine del Daily Mail l’agente parla dell’interesse di alcune società interessate al centrocampista olandese del PSV: “Nel caso in cui una società interessante dovesse farsi avanti e si può arrivare a un’intesa, allora anche a gennaio Strootman potrebbe partire”. Il Milan si avvicinò al mediano ex Utrecht già la scorsa estate e oggi la fiamma potrebbe riaccendersi. SpazioMilan.it ha interpellato in esclusiva uno dei massimi esperti di calcio olandese, Marco De Marchi, procuratore, tra l’altro, di alcuni assi del PSV e dell’Ajax. Proprio lui sembra scettico di fronte ad una cessione così importante a stagione in corso.

Strootman-Milan, un matrimonio possibile?
Non entro nel merito di una trattativa di cui non conosco né l’esistenza, né gli eventuali dettagli. Mi limito a fare due osservazioni: la prima è che parliamo di un giocatore che sta crescendo molto bene, la seconda è che mi sembra difficile che un affare del genere si possa chiudere a gennaio”.

Mettiamo ordine e partiamo dal giocatore. Quale livello di maturità ha raggiunto?
E’ maturo per l’Italia. Lo vidi per la prima volta due anni fa e mi impressionò fin dall’inizio. Forse è stato scoperto un po’ tardi, ma è destinato ad avere un ruolo importante nell’Olimpo dei top-player europei”.

Al Milan l’ha consigliato anche Mark Van Bommel, può esserne l’erede?
Hanno caratteristiche diverse, ma certamente Strootman è un pezzo appetibile per la mediana del Milan. Il punto, ribadisco, è che mi sembra difficile che il PSV lo lasci partire a metà stagione”.

Perché?
Hanno obiettivi importanti, anche in Europa League. Poi non è nell’orientamento dei grandi club olandesi vendere pezzi così pregiati a gennaio. Tutto, però, può succedere. Ormai non mi meraviglia più nulla. Mi limito a sostenere che in ogni caso non sarà una trattativa facile”.

La perdita di pezzi pregiati in Serie A ha livellato il calcio olandese con quello italiano?
Ho giocato tre anni in Olanda e posso consigliare ai club italiani di guardare dalla cintola in su. Per mentalità e tecnica i centrocampisti e gli attaccanti sono più adatti per la Serie A. I difensori, invece, sono più acerbi per l’Italia”.

E le difficoltà del Milan? Basta un centrocampista di qualità per risolverle?
Il Milan è in una fase di ristrutturazione, ma credo che ci sia la volontà per fare le cose bene. E’ chiaro che ci vuole pazienza da parte dei tifosi. L’importante è che la società parli chiaro e continui a far crescere i propri giovani, vedi l’esempio di El Shaarawy: un talento esploso oggi proprio perché ha potuto sfruttare maggiore spazio in rosa”.

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