Zapata, così non va!

Il ritorno alla vittoria di ieri sera del Milan contro il Genoa fa intravedere poche luci (come quella del Faraone nel giorno del suo ventesimo compleanno, sempre più protagonista) ma ancora tante ombre che eclissano la sofferta vittoria di misura. Non brilla sicuramente la stella di Zapata: il difensore colombiano, con la novità della difesa a tre, si rende protagonista in negativo di qualche sciagurato intervento e di disattenzioni, soprattutto nel primo tempo, che sarebbero potute costare care.

E’ suo l’errore di disimpegno in uscita che, per poco, non favorisce il cross sul quale fortunamente Immobile non finalizza. In fase di marcatura, arriva sempre in ritardo negli interventi e quando si tratta di impostare il più delle volte si vede costretto a rilanciare la palla in avanti nel nulla per mancanza di coraggio.

Nel secondo tempo si riprende, anche se è facilitato dal fatto che il Genoa non si espone in zona offensiva e lascia il pallino del gioco in mano alla squadra rossonera. Meglio sicuramente con la difesa a quattro: fu uno dei migliori in campo a Parma e anche a Udine, se non fosse per quei cinque minuti di follia in cui si fece ammonire per un fallo inutile sulla trequarti, regalò un rigore per un intervento alla disperata su un attaccante bianconero e si fece buttare fuori. Ma fino ad allora, per concentrazione e per pulizia negli interventi, risultò come il migliore della difesa. Evidentemente con la difesa a 4 si sente libero dai compiti d’impostazione che non gli sono molto congeniali, potendo concentrare di più l’attenzione in fase di marcatura.

Insomma, Zapata da rivedere e da correggere soprattutto per il tour de force che attende il Milan nelle prossime settimane, in cui ci sarà bisogno che tutta la rosa si faccia trovare pronta. Al momento e al posto giusto.

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