Attacco revolution, centrocampo work in progress. Ma la difesa?

A. Sironi – Caporedattore SpazioMilan.it

Non è ancora aperto ma è come se lo fosse. Forse perché in realtà non chiude mai. E’ il mercato, dei grandi e dei piccoli nomi, delle giovani speranze e delle vecchie conoscenze, degli scambi folli e delle trattative last minute. La passata finestra estiva ha visto tante, troppe, partenze illustri tra le quali quelle sanguinose di Ibrahimovic e Thiago Silva. Se per il gigante svedese si è trovato un più che degno sostituto nel “piccolo Faraone” El Shaarawy, non si può dire lo stesso per la difesa che in questi mesi non è ancora riuscita a sopperire all’assenza del brasiliano.

La proprietà fa trapelare fiducia in Francesco Acerbi, per la verità però il classe ’88 non convince nemmeno lo stesso Allegri che spesso lo relega in panchina. Su Zapata i dubbi sono analoghi, ma il diritto di riscatto sembra lontano dall’essere esercitato a fine stagione. Restano Mexes, Bonera e Yepes, i tre migliori del reparto, quelli che fino qui hanno fatto vedere di avere grinta e esperienza giusta per restare al Milan. Il nuovo Thiago Silva però non c’è ancora. E allora la domanda sorge spontanea: su chi, nel reparto centrale, si potrebbe costruire il futuro?

Di quelli in elenco, probabilmente (e tristemente) nessuno. E allora, la mia speranza è che, tra un Drogba, un Pastore e uno Strootman, nei pensieri di Galliani, nonostante le smentite di rito, ci sia anche un posticino per un difensore che possa rappresentare presente e futuro. Qualcuno insomma da poter affiancare ai vari El Shaarawy e De Sciglio da qui ai prossimi 10 anni. Infondo l’attacco segna, il centrocampo con quel Montolivo in più riesce a inventare, mentre è la difesa degli 11 gol su palle inattive il reparto che più fa preoccupare.

 

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