El Shaarawy: “Ibra è nato per vincere, San Siro è favoloso. Grazie ad Allegri non mi sono montato la testa”

Ibrahimovic brucia dalla voglia di vincere, in termini tecnici ho imparato molto sia da lui che da Thiago Silva. A livello personale invece sono stati importanti Seedorf, Ambrosini ed Inzaghi: mi hanno consigliato come organizzare la mia vita a Milano, come comportarmi fuori dal campo, come prendere sul serio gli allenamenti e come limitare le mie apparizioni in pubblico”.

Ringraziamenti firmati Stephan El Shaarawy in un’intervista al sito della FIFA. Allegri, Balotelli e San Siro: il Faraone racconta la sua ascesa. Devo ringraziare Allegri, è una persona che parla poco ma quando lo fa suggerisce sempre ottimi consigli, di calcio e di vita. Balotelli? Con lui mi trovo benissimo, in Nazionale contro la Francia ci trovavamo a meraviglia: è un grande giocatore. San Siro è favoloso, è come un bufalo che alita su di te per 90 minuti: è per questo che non smetto mai di correre, perché la gente vuole che faccia così”.

Ma piedi per terra, sempre. “Pensavo fosse più facile gestire la popolarità – ammette El Shaarawy –, invece è difficile. La gente ti ferma, ti chiede foto ed autografi e ti senti un fenomeno. Ma per fortuna c’è mio padre è attento che io rimanga sempre umile. Sono rimasto lo stesso ragazzo di sempre, frequento gli stessi amici di Savona di un tempo, con la differenza che adesso sono io ad offrire la pizza…”.

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