Vecchi difetti, vecchi incubi. L’umiliazione più atroce

<img class=”alignleft size-thumbnail wp-image-82364″ alt=”” src=”https://www.spaziomilan.it/wp-content/uploads/2012/10/Dimitri-180×100.jpg” width=”180″ height=”100″ /> L. Dimitri – Leccesport.it

La Roma ha insegnato calcio al Milan e l’ha fatto per un’ora abbondante, prima di ritenersi sazia e subire lo scatto d’orgoglio dei rossoneri. La squadra di Allegri ha fatto da sparring partner praticamente per tutta la gara, tentando di rendersi pericolosa solo con i lancioni lunghi per El Shaarawy, che  ha steccato la sua prima gara stagionale. Perché quando sbagli l’approccio in una partita contro una squadra di Zeman vieni punito severamente. Peccato perché per i motivi spiegati alla vigilia questa partita era importante e avrebbe consentito ai rossoneri, in caso di vittoria, di superare la Roma e di avvicinarsi sensibilmente addirittura al secondo posto. Nulla di tutto ciò e nemmeno è arrivato il regalo natalizio, solo carbone sotto l’albero per i tifosi rossoneri, il cui umore torna pessimo dopo il lungo periodo positivo.

Il problema serio è che oggi si sono evidenziate in maniera preoccupante tutte le pecche di una squadra che aveva, troppo presto, pensato di aver risolto tutti i suoi problemi. Ed invece, eccoli qua. Ancora più evidenti, ancora più gravi. Una difesa da far venire i brividi ogni volta che un pallone vaga in area, un centrocampo che non riesce né a contenere e né ad impostare. Dispiace dirlo, ma quando in un girone intero nei sei scontri diretti fai appena quattro punti, c’è qualcosa che non va. Questa era una prova da appello importante ed è stata fallita miseramente. Al di là della rete sbagliata dal Faraone che avrebbe portato il risultato subito in parità, al di là dell’inizio incoraggiante, al di là della reazione nel finale, è stato un Diavolo in balia della Lupa per quasi tutta la gara.

Ora si va in vacanza, cercando di archiviare questo 2012 che, per certi versi, è stato davvero disastroso. Gennaio sarà un mese importante per i rossoneri, anche perché da lì dovrà cominciare un percorso che possa portare la squadra a situazioni migliori. Il futuro prossimo non può prescindere dal calciomercato. Se si vuole salvare una stagione terribilmente già compromessa si deve migliorare una squadra fragile mentalmente, inesperta e troppo disordinata. C’è la necessità assoluta di un leader difensivo che possa dare una svegliata  a tutti i suoi compagni, c’è bisogno di un centrocampista che da solo riesca a far ripartire l’azione e spezzare quella degli avversari. Poi davanti se i due brasiliani andranno via, bisognerà fare qualcosa ma Drogba? Balotelli? A che servono? Non saranno altre le zone del campo in cui bisogna intervenire.

 

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