Oh portieri, nostri portieri: un dilemma lungo sei mesi

Davide NarduzzoIl 2012 rossonero si è concluso con una pesante sconfitta in quel dell’Olimpico per mano della Roma e sotto accusa è andato, ovviamente, il pacchetto arretrato che è apparso impotente contro il prorompente tridente offensivo di Zeman. Uno dei ruoli maggiormente sotto la lente d’ingrandimento è quello del portiere, con le gerarchie che paiono essere cambiate nell’ultimo mese, ecco perché faremo un focus sui portieri del Milan per capire quali sono le prospettive del 2013.

ABBIATI – Il “Cacciatore del Sole” di Abbiategrasso è partito come “numero uno” rossonero, come avviene ormai stabilmente dal 2008, quando è tornato definitivamente a Milanello dopo le esperienze sotto la Mole con Juventus e Torino e la parentesi in Liga con l’Atletico Madrid. La parabola di Abbiati, però, pare in discesa e alcuni gravi errori, come quelli nella trasferta di Napoli (celebre l’imprecazione di Galliani in quell’occasione), hanno fatto sì che dalla partita successiva, la vittoria di San Siro contro la Juve, venisse scavalcato da Amelia, che ora è stabilmente il titolare dei pali del Milan. Allegri pare intenzionato a riproporre il portiere laziale anche nel 2013, ecco dunque che Abbiati dovrebbe accontentarsi di qualche presenza in Coppa Italia o quantomeno cercare di farsi trovare pronto nel caso in cui l’ex Roma dovesse dare forfait, facendo di tutto per convincere il tecnico toscano a restituirgli le chiavi della porta rossonera.

AMELIA – Come da lui stesso affermato, il portiere di Frascati, era giunto nel 2010 con la piena consapevolezza di essere il vice – Abbiati, ed era stato, infatti, schierato solo una quindicina di volte, nelle occasioni in cui il portiere lombardo era indisponibile, oppure in Coppa Italia, mostrando comunque totale affidabilità. Poi l’occasione è giunta, come detto, dopo la trasferta del San Paolo e l’ex Livorno ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di farsi trovare presente, convincendo Allegri a schierarlo ormai come titolare, sovvertendo le gerarchie. “Ne è valsa la pena, aspettare questi due anni, perché ora vengo ripagato del mio impegno”, ha dichiarato Amelia, che ha meritato l’opportunità concessagli e farà di tutto per non tornare più al ruolo di “numero dodici”.

GABRIEL – Il portiere di Unaì, classe 1992, è uno dei più talentuosi prospetti sfornati dall’ultima generazione brasiliana, titolare della nazionale olimpica medaglia d’argento a Londra 2012 e con già una presenza nella nazionale maggiore verdeoro. Giunto dal Cruzeiro per circa 700mila €, il giovane estremo difensore è il terzo portiere e ha disputato due partite con la Primavera di Dolcetti, mostrando le sue qualità, ma a gennaio potrebbe essere ceduto in prestito dalla società di Via Turati per farsi le ossa e diventare il titolare quando Abbiati appenderà i guantoni al chiodo.

NARDUZZO – E’ il titolare dei giovani ragazzi di Dolcetti e sta impressionando tutti gli addetti ai lavori, tanto da meritare anche qualche convocazione in prima squadra. La sua giovane età (è classe 1994) lo porterà a difendere ancora i pali della Primavera e nei prossimi anni, magari preceduto da qualche esperienza in prestito, potrà formare con Gabriel la coppia dei portieri del Milan.

COPPOLA – Ultima menzione al portiere napoletano, che forse pochi sanno far parte della rosa rossonera. Il portiere ex Atalanta, titolare nello scorso campionato cadetto con il Torino, aveva riportato la rottura dei legamenti del ginocchio sinistro e quindi la società piemontese non aveva esercitato il diritto di riscatto. Curato dai medici del Milan, il portiere ha ricevuto in “premio” da Allegri la convocazione per la trasferta proprio contro il Torino. Nonostante l’età non florida, 35 anni, Coppola ha ancora tanti estimatori e, dato che è pienamente recuperato, verrà ceduto, forse in serie B, per tornare a giocare.

Concludiamo con il mercato riguardante questo delicato ruolo: nella settimana che ha preceduto la trasferta di Roma, si era paventato proprio con la società di Pallotta uno scambio alla pari tra Amelia e Stekelemburg, ma la questione pare essersi smorzata. Per giugno il Milan continua a monitorare la grande crescita di Mattia Perin, ma la sensazione è che fino ad allora non si metterà mano al ruolo del portiere, perché le necessità del Milan sono ben altre, leggasi difesa e centrocampo, quindi le mire di Galliani saranno certamente indirizzate verso quei ruoli.

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