Primavera versione vacanze romane anticipate: l’analisi di una disfatta

Primavera“Tutti noi vogliamo fare bene e centrare l’obiettivo”: era questo il messaggio pre-partita mandato da mister Dolcetti alla squadra e a tutto l’ambiente rossonero. Ma la Primavera si concede una vacanza romana anticipata sprofondando in un’eliminazione che sa molto di beffa: dopo il 2-0 del Vismara firmato Ganz-Henty, il Milan era atteso a Roma da un match importante per testare il livello di crescita dei ragazzi. Milan bocciato ed esame rimandato di qualche mese: la Roma asfalta i rossoneri 3-0 e ribalta il risultato dell’andata qualificandosi in semifinale di Coppa Italia.

Eppure come spesso accade, era stata proprio la formazione di Dolcetti a partire meglio: primi 15′ a un buon ritmo, squadra corta e concentrata con un testa l’unico obbiettivo di mantenere il risultato. Poi dopo il primo gol della Roma è scattato un blackout totale: difesa allo sbando, centrocampo assente e attacco in balìa di sè stesso. Tutto questo a favore di una Roma che, credendoci dal primo minuto di gioco, ha saputo approfittare di tutti gli errori commessi dai giovani rossoneri. Ma stavolta le responsabilità sono anche della panchina: i cambi troppo affrettati di Dolcetti (Henty sostituito all’intervallo da Boateng, costretto a lasciare il campo 20′ dopo) e alcune scelte tattiche (Valoti ancora fuori condizione) hanno messo in grande difficoltà la squadra, apparsa mai così assente dal gioco.

Una battuta di arresto nel processo di crescita di una squadra giovane e con buone potenzialità come quella del Milan può e deve essere accettata, anche se la Roma rimane la bestia nera di Dolcetti: anche l’anno scorso, sempre in Coppa Italia, i giallorossi avevano rifilato due sonore sconfitte (6-1 all’andata, 2-1 al ritorno) al Milan che però erano servite alla squadra che poi arrivò in semifinale alle Final Eight. Sperando che il risultato quest’anno sia lo stesso.

Twitter: @SBasil_10

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