Quando il centrocampo non legge la partita…

ambrosini  (spaziomilan)Affinché il Milan riuscisse ad avere ragione della Roma, come spiegato nell’articolo in cui venivano presentati i nostri avversari, i centrocampisti avrebbero dovuto rimanere bloccati, badare in prevalenza alla fase di interdizione e garantire solidità alla difesa. Trattavasi di una conditio sine qua non. Sta di fatto che così non è stato e, di conseguenza, gli uomini di Allegri sono capitolati all’Olimpico.

Eccezion fatta per il gol di Burdisso, causato dalla classica disattenzione proveniente da calcio piazzato, le marcature della Roma sono derivate da una linea mediana rossonera a dir poco trasparente. Gli incontristi, invece di aspettare bassi l’avanzata dei padroni di casa e aggredire in prossimità della propria trequarti, hanno continuato ad alzarsi e a provare ad attaccare. Errore. Così facendo, i capitolini hanno fatto quanto volessero, superando i nostri mediani negli uno contro uno e negli spazi stretti e attuando al meglio un gioco fatto di sovrapposizioni e inserimenti. Poco hanno potuto i nostri difensori, additati dal tifoso medio come gli artefici del tracollo, dal momento che non sono stati per nulla protetti dal centrocampo. E’ stata questa la chiave dell’incontro. Ambrosini, Nocerino e Montolivo non hanno dato il minimo apporto alla retroguardia, hanno vagato per il terreno di gioco alla ricerca dell’azione personale e della giocata a effetto che non è nelle loro corde e non hanno badato alla sostanza e ai tatticismi.

E sì che, contro la temibile Juventus, i nostri avevano avuto la meglio proprio per via di un atteggiamento tattico perfetto mostrato dai centrocampisti… Come mai, ieri sera, non è stato ripetuto lo stesso tipo di partita? Strano che Allegri, dal momento che tutti gli allenatori italiani sanno come fare traballare i dogmi di Zeman, abbia istruito la squadra in maniera diversa rispetto alla sfida andata in scena il 25 novembre. Più probabile che la squadra, mediani in primis, abbia sottovalutato la situazione e sia scesa in campo senza cognizione di causa. Non ci resta allora che imparare dagli errori. La situazione non è ancora compromessa, bisogna evitare di piangere sul latte versato e rimboccarsi le maniche, la stagione è lunga e una nuova striscia vincente può iniziare. A patto, però, che il centrocampo torni a funzionare

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