Tacconi: “Allegri? L’allenatore non conta niente”, Morace: “Galliani è colpevole”

stefano-tacconiL’ex numero 1 della Juventus Stefano Tacconi, è intervenuto al programma “Milan Time” di Radio Milan Inter ed ha affrontato diverse tematiche rossonere, con alcuni pareri particolari: “Nel calcio esistono i cicli, il Milan negli ha vinto tantissimo e i tifosi non possono lamentarsi troppo. Qualche anno fa è stato il turno dell’Inter, ora della Juventus: speriamo che i rossoneri possano tornare presto. I portieri non sono il problema del Milan, seguono il momento psicologico della squadra, ma i problemi sono negli altri reparti. Perin è interessante, così come Leali della Virtus Lanciano e Viviano. Portiere e allenatore sono i primi colpevoli a pagare una situazione difficile perché hanno dei ruoli unici: Allegri non può fare i miracoli, è difficile ricreare da 0 un ambiente che ha vissuto tutte le cessioni che ci sono state. Se la società non lo esonera vuol dire che sa di non averlo messo nelle migliori condizioni. Io ho una mia opinione: l’allenatore in campo non conta niente, perché sono i giocatori che sudano per la maglia e giocano per i tifosi. Questo calcio è meno bello di quello del passato, io ho potuto giocare con i campioni più forti di tutti i tempi”.

Dopodiché è stato il turno dell’ex allenatrice Carolina Morace, che ha dichiarato: “Nelle grandi squadre i fuoriclasse fanno la differenza, nel Milan infatti senza Ibrahimovic sia Boateng che Nocerino stanno deludendo. Non apprezzo Adriano Galliani quando lascia lo stadio anzitempo perché se la squadra è in queste condizioni è anche colpa sua che non l’ha rinnovato quando serviva: si deve assumere le sue responsabilità. Galliani lo stimo moltissimo, ma ha commesso tanti errori: doveva rinnovare prima la squadra e non lasciare andare via tutti i senatori in un colpo solo. Allegri? Non capisco perché non è stato cambiato, ha dimostrato di affidarsi a determinati giocatori e quando c’era l’occasione per far vedere le proprie capacità ha fallito. Si deve rendere conto che è necessaria la sua organizzazione, con la Roma il Milan è stato ridicolizzato e non è positivo. Per quanto riguarda alcuni singoli, credo che De Jong non sia unl’ideale per i rossoneri, al contrario di El Shaarawy, e Flamini non è da Milan. Sono convinta che in Italia il calcio cambi prima che negli altri paesi, la scuola italiana rimane la migliore”.

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