Alla scoperta di tre possibili nuovi top young rossoneri

PERIN 2Come abbiamo già espresso in mattinata, le parole di Silvio Berlusconi (“Seguiamo tre giovani, un italiano e due stranieri”), hanno dato il là ad una serie di supposizioni sull’identikit dei probabili futuri “top young” del Milan, che Galliani ha il compito di estrapolare da una lista di circa cento nomi. Gli ultimi tre giovanissimi accostati alla società rossonera sono Mattia Perin, Ricardo Van Rhijn e Felipe Anderson.

Il primo sta riscuotendo enormi consensi a furia di partite-super in serie A, tanto che è lapalissiano che il Pescara gli debba molti dei venti punti che si ritrova, dato che le prestazioni del portiere di proprietà del Genoa in riva all’Adriatico sono davvero impressionanti. Buffon lo ha più volte investito della sua pesante eredità, ma il ragazzo di Latina ha dimostrato di saper reggere benissimo la pressione. Il Milan ha messo i fari sulla crescita dell’ex Padova, muovendosi in anticipo rispetto a tutti per convincere l’amico Preziosi a mandare a Milano il portiere dell’Under 21, che a giugno potrebbe raccogliere il testimone di Abbiati ed Amelia e costituire con il brasiliano Gabriel una coppa affidabile per almeno un decennio.

Il nome di Felipe Anderson di certo non è sconosciuto a tutti coloro che hanno a cuore le sorti rossonere, visto che il talento di Brasilia è stato oggetto di discussione tra Galliani e il Santos, club in cui milita, nell’ambito della trattativa con la quale il club paulista ha cercato, e forse sta cercando, di riportare Robinho in patria. Il diciannove verdeoro, di professione trequartista, è uno dei migliori prospetti del Brasileirao, e il tecnico Muricy Ramalho, che stravede per lui, gli sta insegnando a giocare anche come play-maker basso, ricalcando un po’ il percorso fatto da un’altra conoscenza rossonera, quell’Andrea Pirlo, sprecato trequartista all’Inter e mirabile regista nel Milan Ancelottiano. Valutazione? Sette milioni di euro.

Indubbiamente meno noto, ma non per questo meno interessante, è l’ultimo dei tre, Ricardo Van Rhijn. Di professione terzino destro, il giocatore olandese milita nell’Ajax, vera fucina di talenti indiscussi, laddove ha impiegato solo qualche mese dello scorso campionato per diventare titolare alla tenera età di vent’anni e poco più per convincere un guru della panchina, Louis Van Gaal, ad opzionarlo costantemente per la nazionale Orange. Van Rhijn è stato inserito nella lista dei migliori calciatori nati dal ’91 in poi dal settimanale sportivo spagnolo “Don Balòn”, un’istituzione in materia e sarebbe stato consigliato da Van Basten a Galliani, che ha delegato i suoi scout di seguirne le gesta, principalmente per anticipare la nutrita concorrenza che si sta creando intorno al giocatore, appetito da vari club europei. Quella del “Lancieri”, però, è tutt’altro che una bottega economica, ma con le tempistiche giuste, si potrebbe portare a casa un giocatore di sicuro prospetto per una ragionevole cifra compresa tra i quattro e i cinque milioni di euro.

Districarsi tra tutti questi nomi, deve essere certo un compito arduo per Galliani, ma non ci meraviglieremmo se tra i prossimi “top young” del Milan, dovesse esserci uno di questi tre…moschettieri.

 

Impostazioni privacy