Inter: Guarin minaccia, la mediana non brilla in regia

Milan-InterStasera, perché Milano torni ufficialmente a tingersi di rossonero, serve un’altra partita perfetta. Il derby è uno scontro nello scontro, per eccellenza, è un match che fa storia a sè. Nonostante non stia vivendo un buon momento, sconfitta di domenica scorsa per mano della Fiorentina docet, l’Inter può metterci in difficoltà. Guarin sa garantire solidità e compattezza, annoverando nel proprio repertorio la potenza e l’abilità in interdizione, e inserimenti imprevedibili. Cassano, sebbene presenti uno stato di forma alquanto discutibile, è sempre in grado di dire la sua per fantasia e classe. E in mezzo al campo, eccezion fatta per la promessa Kovacic, figurano incontristi e incursori di tutto rispetto: Kuzmanovic e Gargano. Da segnalare è il fatto che Handanovic costituisca una sicurezza. In fase difensiva, l’Inter può inoltre contare sull’intramontabile capitan Zanetti. Insomma, guai a sottovalutare i nerazzurri.

Filosofia di gioco: Stramaccioni, a causa degli infortuni di Samuel e Ranocchia, ha intenzione di schierare l’Inter con un 4-3-1-2 che ponga l’accento sull’intensità e sull’aggressività. Per aggiudicarsi la stracittadina, i nerazzurri cercheranno di alzare il ritmo e fare densità in mezzo al campo. Tenteranno di chiudersi e di aspettarci, per poi ripartire in contropiede, sfruttando gli inserimenti di Guarin e l’inventiva delle due punte. Sarà questa, salvo colpi di scena, la loro tattica. I mediani rimarranno pressoché bloccati e avranno il compito di fare legna. Stessa sorte toccherà Zanetti, dirottato sulla fascia destra, mentre Nagatomo si dedicherà in prevalenza alla fase di spinta. L’Inter, di conseguenza, punterà tutto sulle azioni di rimessa e sullo scontro a centrocampo.

Lacune: Nagatomo, indiziato numero uno a presidiare la fascia sinistra, rappresenta l’anello debole nerazzurro. Il giapponese spinge, ma non sempre è preciso. E mancando di forza fisica, pecca in fase di contenimento. Il centrocampo, costituito da lottatori di tutto rispetto, manca di qualità e fosforo. I centrali di difesa si distinguono per prestanza, ma presentano limiti inerenti il senso della posizione. Capita che incappino in amnesie ed errori banali. E Cassano, pur essendo un giocatore di classe, dispone di autonomia limitata.

Come batterli: Allegri, nei limiti del possibile, è chiamato a confermare il 4-3-3 di movimento che ormai ci contraddistingue. Il Milan, che non dovrà concedere per nulla al mondo azioni di rimessa, avrà il compito di rimanere corto e di non sbilanciarsi. Urgerà inoltre vincere la battaglia in mezzo al campo, per annullare il teorema nerazzurro e avere la meglio. A tal fine, i mediani dovranno rimanere bassi, non bisognerà abboccare alla trappola dei cugini. E per garantire compattezza ed equilibrio alla squadra, anche gli esterni d’attacco saranno chiamati a ripiegare, trasformando talvolta il modulo in un 4-5-1. Così facendo, aggiudicandoci noi lo scontro in mezzo al terreno di gioco, l’Inter sarà destinata a soffrire per gran parte della gara. Creandosi le condizioni perché il Milan possa godere di spazi, la difesa nerazzurra tremerà parecchio. In ogni caso, se i nostri andassero in affanno, nessuno esiti a verticalizzare per Balotelli. Mario sa fare reparto da solo, è in grado di fare salire la squadra e creare varchi e seconde palle per i compagni. E’ la nostra arma in più, dal momento che mercoledì non ha potuto scendere in campo, dovremo sfruttarne al meglio le caratteristiche.

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