Il bruco diventa farfalla. Primavera e Prima Squadra, Dolcetti e Allegri: stessa partenza, stesso destino

AllegriLa Primavera che oggi ha battuto lo Spezia 3 a 0 nei quarti di finale della Viareggio Cup si è dimostrata matura, forte e bella da vedere. Il Milan che ieri ha schiantato il Barcellona negli ottavi di finale di Champions League ha vissuto (e fatto vivere) una notte magica e una vittoria storica.

La squadra di Aldo Dolcetti (capace di raccogliere il lavoro di Stroppa nel 2011-2012 e di portare in due anni la sua squadra in semifinale della Final Eight e in semifinale, al momento, della Viareggio Cup) corre veloce e si prepara ad affrontare il Parma in semifinale, mentre in campionato si trova al terzo posto dopo aver conquistato ben 37 punti in 18 giornate. La squadra di Massimiliano Allegri, dal 2010 al Diavolo, spera (e sogna) un’impresa contro il Barça in Europa, senza spegnere la lunga rincorsa in campionato, riuscendo ad arrivare al terzo gradino del podio con 44 punti in 25 turni. Due squadre sottovalutate ma forti, giovani e ancora inesperte, ma che hanno le basi per giocare ed insegnare calcio. Entusiasmo ed intelligenza, le bontà che allenatori, ma soprattutto uomini, come Allegri e Dolcetti stanno portando all’ambiente rossonero.

Nell’anno della rifondazione, quella in cui Prima Squadra e settore giovanile hanno deciso di intraprendere lo stesso cammino, fatto di sinergia, confronti e sostegno, il Milan scopre per davvero il suo modello per il futuro. Scommesse, nuovi campioni, El Shaarawy da una parte, Cristante dall’altre, e tanta (necessaria) pazienza per costruire un nuovo Milan con testa e cuore. Alla fine, e siamo ancora all’inizio, il risultato è quello di due squadre che stanno lottando e vincendo, dando anche spettacolo, su tutti i fronti.

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