Viareggio Cup 2013: il Milan cade a un passo dal sogno, ma c’è tanto da salvare. Ora obiettivo scudetto

dolcetti spaziomilanI sogni son desideri che spesso rimangono incompiuti, rincorsi fino all’ultimo ma soltanto sfiorati. La Primavera di mister Dolcetti aveva accarezzato l’idea di incidere il proprio nome sulla ‘Coppa Carnevale’, ma l’approccio, pur nella sua veemenza, pur nella sua costanza, non è stato sufficiente. L’Anderlecht di Peeters ha spento i sogni di gloria rossoneri, mostrando come l’entusiasmo talvolta non compensi l’inesperienza, mettendo in campo una squadra di giocatori già formati, un gruppo compatto ed equilibrato. I belgi sono sembrati più adulti dei ragazzi di Dolcetti che, appunto, sono ancora ragazzi anche sui campi di gioco.

Ma guai a considerare un flop l’avventura di questo Milan, che anzi torna a casa con la consapevolezza di essere parte di un progetto lungimirante e promettente, che spalanca porte ancor più attraenti di quella appena chiusasi. Il cammino dei rossoneri, infatti, è stato un continuo crescendo di prestazioni, con gare decise nettamente (come i quarti contro lo Spezia) e altre conquistate con maturità e qualità (come la semifinale contro il Parma).

Alcuni elementi della rosa rossonera sono in orbita nazionale, altri vicini alla prima squadra, ma più o meno tutti dotati della giusta dose di talento necessaria per affermarsi a livelli importanti. Inoltre, il gioco del Milan è molto spesso vivace e divertente, così che il binomio risultato-prestazione viene molto spesso pienamente raggiunto.

Ora, lasciato a Viareggio il dolce sogno infranto proprio a un passo dalla vetta, Dolcetti e i suoi ragazzi cercheranno di piantare solidamente le  certezze per il raggiungimento degli obiettivi a lunga data, come il piazzamento per le Final Eight. I presupposti, a nostro parere, ci sono tutti.

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