Dalla sosta alla rincorsa, per Bonera c’è una difesa da scalare

BoneraTre come la posizione in classifica raggiunta dal Milan dopo il successo di venerdì scorso a San Siro contro la Lazio, il numero perfetto. O forse no. almeno non per Daniele Bonera, alle prese con una serie di infortuni che lo hanno allontanato dal campo nel momento della rinascita in campionato e della sorpresa in Europa dei rossoneri. Tre stop: una lesione muscolare alla coscia sinistra subita l’11 novembre scorso durante Milan-Fiorentina, un problema muscolare alla coscia destra accusato durante un allenamento a Milanello ad inizio gennaio e per finire una forte contusione alla coscia sinistra con vasto ematoma dopo Milan-Udinese del 7 febbraio. Nel complesso solo 14 presenze.

Un periodo no, non è il primo purtroppo, per il difensore bresciano, che nella sua carriera ha sempre dovuto convivere con acciacchi, fastidi e una condizione fisica insicura. Un giocatore che nell’anno della ricostruzione doveva (e lo stava facendo) rappresentare uno dei pochi punti di riferimento per ripartire e ricominciare un nuovo ciclo. Invece Bonera ha potuto solo osservare da lontano la rimonta dei suoi compagni, la rivincita di Allegri e il successo contro il Barcellona. Una stagione quasi da dimenticare, almeno per il momento, che lo sta “nascondendo”, soprattutto gli sta facendo perdere terreno nelle gerarchie in difesa.

Zapata è cresciuto a vista d’occhio a suon di prestazioni e fiducia, tanto da poter essere considerato l’unico punto fermo del reparto centrale del Milan. Accanto a lui un solido Mexes, uno nuovo Zaccardo e il mai dimenticato Yepes. La colpa dei problemi di inizio stagione non erano solo sua, anzi, ma è curioso che senza Bonera i rossoneri abbiano cambiato marcia e trovato una difesa sempre più affidabile. Solo un caso? Probabilmente sì. Intanto Bonera è tornato di nuovo in gruppo da qualche giorno ed è nuovamente disponibile (sarà pronto per Barcellona). Ma adesso dovrà rincorrere e sudare per mettersi in discussione a differenza del passato.

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