PAGELLE/ Audi Cup in riserva: Petagna e il Faraone tengono a galla la squadra, Boateng in modalità “giocatore singolo”

El ShaarawyDopo il quinto gol di Dzeko, Allegri deve essersi affidato a qualche santo lassù perchè gli ultimi 15′ del primo tempo sono lo spot di questo sport: pazzo, incredibile, senza logica. Il Milan affonda nelle insidiossime sabbie mobile dell’Audi Cup nella semifinale contro il Manchester City per 5-3, dopo essere andato sotto di cinque gol. Uniche note positive le marcature di Petagna ed El Shaarawy: qualcosa, almeno là davanti, incomincia a girare per il verso giusto. Ecco i top e flop della gara dell’Allianz Arena di Monaco.

PETAGNA – TOP
A quelli che lo paragonano a Vieri risponde con un gol col marchio di fabbrica di Bobo. Prima dell’inizio della partita gli sfilano davanti i top player del City ai quali stringe la mano: David Silva, Dzeko, Yaya Touré e Fernandinho, lui che fino a tre mesi fa giocava con i pari età del Sassuolo (con tutto il rispetto…). L’emozione è un fattore da mettere in conto, i gol anche: si dimostra quel bomber rapace d’area che tanto ci ha fatto esultare la passata stagione in Primavera e firma il tabellino anche all’Allianz Arena. Adesso, probabilmente, ce lo ricorderemo più per questi gol per un errato soprannome del Presidente.

BOATENG – FLOP
Continua a giocare in modalità “giocatore singolo” con la quale convive oramai da due stagioni. Nel primo tempo è l’ombra di sè stesso, lo si nota in campo soltanto per il suo classico tiro da quasi metà campo che da Monaco dicono di stare ancora cercando fuori dallo stadio. Nella ripresa ha una clamorosa occasione a tu-per-tu con Hart, ma si spaventa e gli calcia addosso quando poteva servire in mezzo all’area tutto solo El Shaarawy. Svogliato, fuori dal gioco della squadra e indisponente: il guerriero del primo anno è oramai un ricordo lontanissimo, questo Boateng al Milan gioco sola per mancanza di alternative. E anche Allegri se ne sta accorgendo.

EL SHAARAWY – TOP
Si dice che la miglior medicina per un attaccante sia il gol, allora ben venga una doppietta dopo il pokerissimo del City che tiene a galla i rossoneri e regala qualche speranza di ripresa. Più pimpante delle ultime uscite con la Nazionale, anche se i soli nove giorni di preparazione si sentono: emblematico uno scatto in progressione contro Richards, con il Faraone che non riesce a tenergli il passo. Due reti che alzano il morale al numero 92 rossonero in vista di una stagione da ricominciare, necessariamente, come la passata.

CONSTANT – FLOP
Dopo la buonissima prestazione contro il Valencia, a Monaco il terzino rossonero affonda nel primo tempo con tutta la squadra e poi non si riprende più. Asfaltato da Jesus Navas in lungo e in largo, anche Richards quando affonda gli mostra cosa vuol dire essere un terzino di livello continentale: le potenzialità ci sono, ma in Europa gli avversari sono di questo calibro. E Constant, dopo l’amara notte di Barcellona, dimostra ancora di non essere pronto.

NIANG – TOP
Gioca solamente un tempo ma questa volta ci mette grinta e determinazione. Si muove moltissimo anche se come compagno di reparto si ritrova Kingsley Boateng, il giovane ’94 della Primavera che segnò nel Trofeo Berlusconi del 2011, che quindi non lo asseconda nella giusta maniera. Si sacrifica molto anche in fase difensiva contro Kolarov, non uno qualunque. La strada, questa strada, è quella giusta.

ZACCARDO – FLOP
Quando chiederà di giocare di più, Galliani sicuramente gli mostretà gli highlights di questa partita. Mai presente in campo: dovrebbe essere colui che guida la difesa, essendo il più datato, ma è il primo che crolla sotto gli affondi del City. Nella ripresa le parate di Gabriel e una traversa di Negredo lo salvano dall’ennessimo capitombolo difensivo, forse l’ultimo, della sua breve esperienza rossonera

Twitter: @SBasil_10

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