Vendicare Verona con un fatal esordio, derby con i fiocchi. Scontri diretti, il calendario non dà una mano: analisi e precedenti

Serie A 2013-2014Clima sereno, grandi sorrisi e nessuna preoccupazione particolare per i calendari di Serie A 2013/2014 che ieri, a Sky, sono stati compilati per intero. Casa, trasferte, derby e scontri diretti: anche il Milan ha scoperto il proprio cammino, sulla carta interessante, importante e curioso, ma difficile da valutare se semplice o insidioso. L’avvio del campionato si preannuncia decisamente più tortuoso per la Juventus, che nelle prime tre giornate affronterà Sampdoria (fuori), Lazio (in casa) e Inter a San Siro, mentre la chiusura della massima competizione sarà da brivido per i nerazzurri, impegnati, dalla 16ma alla 18ma, con Napoli, Milan e Lazio. Per i rossoneri un percorso sostanzialmente equo e ben distribuito.

Si inizia è a Verona (anche nel primo anno di Allegri, 2010-2011, la prima era stata contro un’ex di serie B come il Lecce. E’ la nona occasione in 12 stagioni che l’esordio è contro una neopromossa: 4 vinte, 2 pareggiate e 2 perse il bilancio) contro l’Hellas ed il pensiero dei rossoneri va subito a quel maledetto e lontano 1973 quando il Milan, dopo aver vinto la Coppa delle Coppe contro il Leeds United, venne clamorosamente sconfitto per 5 a 3 ad opera dei gialloblu perdendo lo scudetto della stella ai danni della Juventus. Quest’anno l’obiettivo sarà vendicare la fatal Verona con un fatal esordio. Non solo, il più fresco precedente casalingo del Verona in Serie A è proprio col Milan nel 2002: era il primo anno di Ancelotti e il Diavolo, quinto in classifica, rimontò 2 a 1 grazie ai gol di Inzaghi e Pirlo che risposero al vantaggio di Mutu. Un successo fondamentale, storico, perché i rossoneri scavalcarono la Lazio, ko a Bologna, ad un passo dal traguardo (era il 28 aprile) conquistando la quarta piazza e quindi la Champions. Strano e nuovo che i rossoneri comincino e finiscano il campionato contro due neopromosse: Verona, appunto, e Sassuolo.

Rispetto allo scorso calendario le partite contro Fiorentina, Catania e Roma cadranno quasi nello stesso momento: un anno fa contro i Viola era all’11^ e quest’anno alla 12^, con i siciliani alla 14^ “al posto” della 15^, mentre i giallorossi arriveranno alla 18^ anziché alla 16^. Il dato forse più negativo, sempre all’apparenza, riguarda gli scontri diretti: il Milan li affronterà quasi interamente in casa all’andata, costretto a trasferte insidiosissime al ritorno: Napoli, Udinese, Lazio, Fiorentina e Roma si giocheranno a San Siro nei primi mesi, mentre solo Juventus e il derby saranno fuori casa nella prima metà di stagione. Ottobre e di conseguenza marzo saranno i due mesi più impegnativi: in ordine, Udinese, Parma, Lazio e Fiorentina; fine novembre e aprile, invece, il periodo più abbordabile: Chievo, Genoa, Catania, Livorno e Roma.

Con Roma alla 16ma e Inter alla 17ma la coda del campionato rossonero sembra più difficile rispetto alla testa (Verona, Cagliari, Torino). E poi c’è il derby alla vigilia di Natale che mancava dal 2007, poco dopo il successo della squadra di Kakà, Inzaghi e compagni nel Mondiale per Club a Yokohama contro il Boca Juniors. E non è un buona ricorrenza: Inter-Milan 2-1, alla punizione magistrale di Pirlo rispondo Cruz ed una papera colossale di Dida sul tiro centrale di Cambiasso. 22 dicembre e 4 maggio, l’inizio dell’inverno e quasi la fine dei giochi: si preannuncia una stracittadina con i fiocchi.

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