I fischi non mancano, la mancina sì. Ma Birsa offusca tutte le pecche

birsa milan-samp (spaziomilan)Il Milan batte per uno a zero la Sampdoria e conquista una vittoria fondamentale per il morale e per la classifica. I rossoneri riescono a impossessarsi del pallino del gioco, ma faticano sulla fascia sinistra: Muntari e Constant si proiettano in avanti senza coprire la posizione a vicenda e, dalla corsia di loro competenza, la Sampdoria può architettare azioni di rimessa. Menomale che De Jong mette in scena un’altra prestazione da applausi: contrasta a volontà, corre senza tregua, assicura fisicità e compattezza e protegge al meglio la difesa. Bene anche Poli che, in mediana, garantisce dinamismo e quantità. Così facendo, nonostante le sofferenza sulla fascia sinistra, il Milan si trova nelle condizioni di imbastire gioco. Birsa e Robinho si accendono a intermittenza, creando di tanto in tanto occasioni non sfruttate al meglio da Constant e Mexes, mentre Matri continua a non incidere.

Alla mezz’ora, però, è la Sampdoria a rendersi pericolosa. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Costa viene lasciato libero proprio da Matri e può colpire di testa: la palla si perde sul fondo di poco, con Abbiati fermo e impotente. Scampato pericolo. Al rientro in campo, Mister Allegri sostituisce un Muntari giù di corda con Emanuelson. L’olandese si posiziona a centrocampo, come interno, ma non mette in scena una prova positiva: certo, parte bene e recupera qualche pallone, ma sul lungo andare inizia a soccombere negli uno contro uno e non coprire a sufficienza.

Ciò nonostante, al 47′ San Siro si accende: un’azione personale di Robinho libera Valter Birsa che, con un sinistro potente e preciso da fuori area, non lascia scampo a Da Costa e firma il gol dell’uno a zero. La Sampdoria cerca di proporsi in avanti, ma De Jong cattura qualsiasi tipo di pallone e il Milan ha le occasioni per raddoppiare. Peccato che Robinho, a porta sguarnita e imbeccato alla perfezione da Poli, riesca a calciare addosso al portiere avversario. Tocca poi a Matri, dopo una buona progressione, calciare sui piedi di Da Costa il pallone che avrebbe dovuto chiudere l’incontro. Insomma, gol sbagliato, potenziale gol subito.

La Sampdoria, però, torna a rendersi viva soltanto con una conclusione dalla distanza di Obiang che termina fuori e con un tiro alto di Sansone. Poco prima del fischio finale è invece il Milan ad andare vicino al due a zero: M’Baye Niang, entrato al 65′ al posto di Birsa, impegna Da Costa dopo una galoppata iniziata a metà campo. E’ l’ultima occasione della partita: il Milan torna ai tre punti ma non convince ancora. Sono troppi gli errori in fase difensiva, in maggioranza dettati da una catena di sinistra per nulla in serata, accompagnati da imprecisioni sotto porta. Per fare risultato con continuità, in questo periodo della stagione ma anche sul lungo andare, servono invece efficacia e solidità. Efficacia e solidità che al momento, in casa Milan, sono andate perdute anche a causa di una campagna acquisti per nulla mirata. Ora sotto con l’Ajax, con la consapevolezza di dover migliorare ancora molto ma con tre punti in classifica in più.

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