Il primo derby non si scorda mai

Allievi_5Triplice fischio. La panchina rossonera salta in piedi e corre verso i compagni in campo. Sugli spalti la Sud chiama i giocatori sotto la curva e loro non se lo fanno ripetere. Si prendono per mano e vanno ad esultare insieme ai propri tifosi. Perchè un derby è sempre un derby e il primo di Christian Brocchi da allenatore è stato una grande vittoria sua e dei suoi ragazzi. In casa dell’Inter i piccoli diavoli sentono la tensione. Riuscire ad imporsi sugli avversari non è semplice e i nervi possono giocare brutti scherzi, come confermano le 3 ammonizioni prese nel corso del match, la prima dopo appena 3 minuti dal fischio d’inizio.

“Tutte e due le squadre avevano qualcosa in più da mettere in campo, c’era un po’ di ansia da prestazione – ha ammesso ad acmilan.com Mister Brocchi – nonostante tutto abbiamo giocato una buona partita e siamo riusciti a vincerla. Complimenti ai ragazzi perché non era facile vincere un derby in trasferta e stanno dimostrando di seguire quello che gli ho chiesto.” Dimostrazione che arriva dalla 4 vittoria consecutiva, dalla capacità di credere nelle proprie capacità e nel riuscire a non lasciarsi sopraffare da un’Inter ben schierata, che ha mantenuto per la maggior parte del tempo il possesso palla e ha messo davvero in difficoltà il gioco rossonero. La prima vera occasione per il Milan arriva infatti solo al 27′ con La Ferrara, che lanciato da un’ispirato Cutrone sbaglia a pochi centimetri con porta quasi vuota, ingannato da un rimpallo del terreno. Inoltre qualche incertezza difensiva di troppo costringono l’estremo difensore Crosta a diventare uno dei protagonisti della partita, con diversi interventi sia nel primo sia nel secondo tempo. L’ultimo provvidenziale, a salvare il risultato, al 3′ di recupero dopo un’ingenuità di Radaelli. Altra figura fondamentale per la vittoria è Agnero, entrato al posto di Modic.

Il numero 20 rossonero crea spazi per la manovra offensiva e su un angolo battuto magistralmente da La Ferrara a pochi minuti dalla fine svetta nella difesa nerazzurra insaccando alle spalle di Radaelli.E’ stata la vittoria della squadra e non del singolo anche se vi devo svelare che Agnero mi aveva promesso il gol decisivo e così è stato“ ha confessato Brocchi a fine match. Una squadra rimasta sempre unita e che ha lottato fino all’ultimo, come ha sempre fatto il suo Mister quando era in campo. Adesso Brocchi e i suoi ragazzi possono godersi la guadagnata vetta della classifica dopo aver battuto l’Inter nel derby.

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