De Jong e Kakà: ancora, solo loro

Un lancio millimetrico che da centrocampo raggiunge l’area si rigore, uno stop incantevole ed un tiro che non lascia scampo a Perin e dà il vantaggio al Milan. Era iniziata in questo modo la sfida di San Siro fra Milan e Genoa. Un inizio che faceva ben sperare che faceva presagire una gara tutta in discesa per i rossoneri. Poi l’ingenuità di Emanuelson, il rigore trasformato da Gilardino e quello sbagliato clamorosamente da Balotelli. I fischi, gli striscioni, la contestazione. Il riassunto della serata è tutto qui con la descrizione del gol del vantaggio che ha due protagonisti: Nigel De Jong e Ricardo Kakà.

In questo momento il Milan è tutto qui. Le uniche due note positive della serata ma non solo. Da inizio stagione ad ora l’olandese ed il brasiliano sono gli unici due che non meritano i fischi di San Siro ma solo applausi. Grinta, corsa, impegno, qualità, voglia di fare. Se tutti gli altri componenti della rosa prendessero spunto dai due compagni di squadra la situazione non sarebbe di certo quella drammatica che è in questo momento. Eppure De Jong e Kakà, sono proprio gli unici due che, per caratura internazionale e spessore non hanno nulla da dimostrare, ed invece continuano a trascinare la squadra.

Intorno a loro il deserto. Il brasiliano gioca un primo tempo da trascinatore vero, il gol è magico. Aiuta come sempre a tutto campo, ma il fiato dopo un po’ diventa corto. Si spegne pian piano nella ripresa, ma cosa gli si vuol chiedere di più. L’olandese, invece, Fornisce un assist da favola nell’azione del gol, diventa valore aggiunto in difesa in soccorso al balbettante Zapata e all’inesistente Bonera. Un quattro polmoni che nell’attuale rosa milanista è davvero tantissima roba.

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