Lo spogliatoio rischia di subire anche il subbuglio ai piani alti ed intanto torna la Champions League

Fabrizio Villa collabora con SpazioMilan.it da settembre 2011, dopo esser stato realizzatore nel 2010 per Sky Sport. È allenatore, con esperienze nei settori giovanili della Pro Sesto dal 2006 al 2010 e del Crescenzago nel 2011.

Metabolizzare mancate vittorie come quelle di sabato sera con il Genoa è durissima. Durissima se al mancato successo sommiamo la contestazione della Sud, forse più pesante ed ‘invasiva’ di quanto ci si potesse aspettare, considerato l’impegno profuso dai Ragazzi sul campo.

Perplime sopratutto la tempistica; dal decimo minuto del secondo tempo in poi, dalla Curva sono arrivati solo cori ingiuriosi. Il Milan aveva la partita in mano, anche grazie alla superiorità numerica maturata nella prima frazione. Attaccava a pieno organico, senza strabilianti geometrie è vero, ma spingeva con costanza e quel briciolo d’orgoglio rimasto. La rete del 2-1 però non è arrivata e viste le occasioni mancate, con ogni probabilità non sarebbe arrivata nemmeno se avessimo giocato due giorni di fila. Tuttavia iniziare a contestare 35 minuti prima del fischio finale, sull’1-1 e in 11 contro 10, è una decisione anomala e a conti fatti controproducente.

Intanto, tra infortuni di dubbia natura e Balotellate varie, andiamo a Glasgow a giocarci una fetta di qualificazione agli ottavi di Champions League. Apparentemente l’Europa è un lusso che non possiamo concederci, ma rappresenta quanto di buono ci portiamo in dote dalla scorsa annata. I precedenti recenti e non, dicono che il Celtic Park è campo ostico per i rossoneri, anche se di questi tempi giocare lontano da San Siro potrebbe essere un affare.

Gli scozzesi con dieci vittorie, tre pareggi e zero sconfitte, sono primi in campionato con 5 punti di vantaggio sull’Inverness. Questa stagione in casa hanno perso solo in Coppa col Barça. Questi numeri confermano che sarà complesso sbancare il Parkhead e lo sarà ancor di più, viste le infinite difficoltà di questo periodo buio che sembra non voler finire.

Ma come diceva Ronald Regan negli anni ’80 o per rimanere in ambito sportivo contemporaneo, come dice spesso Erik Spoelstra, Head Coach dei Miami Heat: “We must stay the course“, ovvero sia, dobbiamo perseverare nel nostro intento nonostante gli ostacoli e le avversità. Questa notte, per stare vicini al nostro piccolo Diavolo, potremmo provare a testare l’efficacia di questo Mantra: stay the course guys. STAY – THE – COURSE!

Twitter:@fabryvilla84

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