SM ESCLUSIVO/ Ravezzani (dir. Mediapason): “Birsa è un punto interrogativo, via a gennaio. E i futuri dirigenti credo saranno…”

Disponibile come sempre, Fabio Ravezzani, direttore responsabile del gruppo Mediapason, ha parlato in esclusiva a SpazioMilan.it sul presente movimentato del Milan e sul futuro che al momento pare ancora molto ingarbugliato, almeno fino ad Aprile, quando tante cose si dipaneranno e il Milan potrà dunque pianificare con calma la stagione prossima con la dirigenza nuova al comando di Barbara Berlusconi e un mercato da portare a termine.

Come arriva il Milan alla sfida col Genoa e alla successiva sfida col Celtic?
“Vedo un El Shaarawy in panchina col Genoa e titolare col Celtic. È rientrato e di sicuro scalpita per giocare, ma non si può chiedere a lui di risolvere tutti i problemi e fare la differenza sin da subito. Sul fronte infortuni non credo rientri ancora De Sciglio: già una volta la fretta di farlo rientrare gli è costata un nuovo infortunio, quindi spero che il Milan, nonostante la necessità, lo preservi per averlo poi al top della condizione. Va detto che dalla sosta per le nazionale ritorna un Robinho rinvigorito dalle eccellenti prestazioni. Quindi per sabato sera vedo un tridente composto da Balotelli, Kakà e Robinho. C’è anche Birsa che ritorna a Milanello con un gol fatto con la Slovenia: però è un punto interrogativo. Ha cominciato bene la stagione, ma poi è calato molto. È il tipico calciatore che deve avere continui stimoli: ad inizio stagione, quando doveva dimostrare qualcosa ha dato il massimo, poi si è adagiato ed è tornato ad essere un giocatore nella media”.

Proprio Birsa potrebbe essere uno dei partenti a gennaio. Cosa ne pensa del mercato rossonero che sta per arrivare?
“Con l’arrivo di Honda e questo Kakà che sta dimostrando di essere ancora un campione, si può pensare alla partenza dello sloveno. Anche perché col rientro definitivo di Pazzini e gli altri sette attaccanti che lo precedono nelle scelte lo spazio si restringe moltissimo. Sembra quasi che sia venuto al Milan per tappare un buco di quattro mesi che si sapeva sarebbe stato poi colmato da Honda. Sulla questione portiere io non ne prenderei uno nuovo. Sono rimasto perplesso sulla gestione di Allegri di quel ruolo. Penso che Gabriel vada fatto giocare perché ha dimostrato di essere fortissimo, e il gol a cui gli si attribuiscono delle colpe (quello di Parma) penso che quasi tutti l’avrebbero incassato“.

Con l’arrivo di Barbara, Allegri sarà ancora sulla panchina rossonera?
“Barbara sta scaldando i motori durante questa fase di transizione che verosimilmente durerà fino ad aprile. Fino ad allora il suo ruolo sarà principalmente di marketing e immagine come la serata per Fondazione Milan e l’inaugurazione della nuova sede. È sicuro che quando sarà lei al timone, Silvio troverà un muro più malleabile di prima, quindi le sue scelte saranno prese con minori discussioni. Prima tra tutte la volontà di avere Clarence Seedorf sulla panchina del Milan“.

E quali sono i nomi che si inseriranno nel quadro dirigenziale con l’uscita di Galliani?
“Non sarà sul tavolo degli sponsor che si giocherà la partita della prossima stagione, ma sul mercato. Quindi, vedendo Barbara più ferrata sul settore marketing lascerei a lei e al suo entourage la questione sponsorizzazioni, per lasciare libera la via ad uno che di mercato se ne intende. Ho sempre sostenuto che al Milan debba arrivare un direttore sportivo che abbia già avuto esperienza nella parte medio alta della classifica e che quindi abbia delle competenze. In quest’ottica vedo bene i nomi di Leonardi, Sogliano o Bigon“.

E Maldini ed Albertini?
“Non sono all’altezza di fare un mercato per il Milan. Penso che nella dirigenza ci sarà un direttore sportivo che lavorerà lontano dai riflettori per allestire una squadra molto competitiva, e un dirigente che possa esporsi nel fare commenti, uno con peso politico. Qui vedrei bene Albertini, un po’ meno Maldini“.

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