Mexes, tra colpi di “testa” e prestazioni da leader arriva il rinnovo

Birsa Mexes Zapata (Spaziomilan)La difesa del Milan è il punto debole della squadra, non ha un vero e proprio leader a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà e pecca sempre di concentrazione. Il giocatore più rappresentativo dal punto di vista tecnico e carismatico è certamente Philippe Mexes. Il numero 5 in una gara concede quasi sempre un’occasione agli avversari per mancanza di attenzione o per poca aggressività ma le sue qualità sono indiscutibili e anche i suoi compagni con lui di fianco rendono molto di più.

Arrivato al Milan nel 2011 dopo gli addii di Nesta e Thiago Silva è diventato lui il punto di riferimento per la retroguardia milanista. Certo, anche a Milano a volte esce fuori quel carattere fumantino che gli è costato qualche cartellino rosso di troppo e qualche maxi-squalifica come quella rimediata quest’anno, 4 giornate, per il pugno a Chiellini nell’ultimo Juventus-Milan. Poco male perché in società sembrano perdonare al francese questi colpi di testa e sarebbero pronti a rinnovargli il contratto. Il suo legame con il Milan scade nel 2015 e le cifre sono pesanti, 4 milioni a stagione. L’intenzione della società di via Aldo Rossi è quella di spalmare il suo ingaggio in due anni, fino al 2017 in modo di ridurre l’ingaggio della metà. Mexes ha sempre detto di trovarsi benissimo a Milanello e di non avere nessuna intenzione di andare via ma bisognerà capire se accetterà di dimezzarsi lo stipendio o se pretenderà ancora un ingaggio da top player.

Per parlarne c’è ancora tempo, in questo momento l’ex Auxerre deve pensare solo al campo e a fare bene nelle prossime partite prima della sosta natalizia, perché poi a gennaio troverà un regalo molto gradito: potrà finalmente giocare gare ufficiali con il suo amico Rami.

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