Se tutti fossero come Kakà…

Andrea Longoni è giornalista professionista dal 2010. Lavora dal 2006 nella redazione sportiva di Telelombardia e Antenna 3. Inviato a seguito del Milan a Milanello e sui campi, conduce la trasmissione QSVS ogni martedì sera. Da quest’anno collabora con SpazioMilan.it: è sua la firma dell’editoriale del venerdì.

A. Longoni (Mediapason)
A. Longoni (Mediapason)

I fischi di San Siro sono la colonna sonora di questo Milan: 12 punti in 10 giornate, 13 il distacco dal terzo posto, soltanto 6 le lunghezze in più rispetto alla zona retrocessione, numeri che segnano la delusione di chi ha i colori rossoneri nel cuore. Sorprende come la squadra non riesca più a vincere e a giocare in modo convincente, o meglio, a mostrare una qualche parvenza di gioco.

L’unica luce in questo buio si chiama Ricardo Kakà, tornato al gol con quella maglia dopo 4 anni e 5 mesi: una rete che ha ricordato a tutti, ma proprio a tutti, la versione migliore del giocatore brasiliano. Non soltanto per mezzi tecnici è superiore ai compagni, ma anche per voglia e impegno. Se tutti avessero il suo spirito ora il Milan sarebbe sicuramente in una posizione migliore in classifica. E invece regna l’indolenza.

Tra le note negative, il momento ‘no’ di Balotelli continua. “Super” (volontariamente tra virgolette) Mario non segna, complici anche squalifiche e infortuni, dal 22 settembre. Oltre un mese, fatto di polemiche, tante, e due presenze in campo a dir poco deludenti. Mercoledì per lui sono arrivati i primi mugugni del pubblico di San Siro: segno che per anche per i tifosi la pazienza ha un limite e la misura, nei suoi confronti, è quasi colma. Un inedito, questo, a differenza del cartellino giallo rimediato: puntuale, come l’afa a ferragosto o il meteo dopo il tg.

Twitter: @AndreaLongoni5

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