Nesta: “Fa male al cuore vedere il Milan così, spero si riprenda ma è difficile. Balotelli? Avesse giocato ai miei tempi…”

NESTA SALUTA TIFOSI MILAN-NOVARAHa appeso gli scarpini al chiodo una decina di giorni fa, a 37 anni e con una lunga e gloriosa carriera alle spalle. Sandro Nesta ha avuto la consueta maturità che lo contraddistingue da sempre, che stavolta gli ha dato il coraggio di dire basta, perché il fisico implora riposo, anche se il cuore piange. Ora, come tutti i grandi campioni, vuole restare nell’ambiente del calcio, per mantenere vivo quello che ha realizzato e per condire la nostalgia con una realtà nuova. Dei suoi progetti, del suo Milan e di altro, ha parlato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: 

Sui motivi del ritiro: “Ho chiuso per motivi di salute, troppi infortuni. La Major League non è un campionato semplice come uno potrebbe pensare: si gioca sul sintetico, non è il massimo per chi come me aveva problemi fisici. Ci sono trasferte lunghe, anche sei ore di volo, il fuso da smaltire. Ho detto basta”.

Sul futuro: “Proverò il percorso di allenatore, ho già due patentini, mi manca il master. Mi preparo, poi si vedrà. Il tecnico a cui mi ispiro? Ancelotti è stato bravissimo, con lui abbiamo vinto senza stress. Ma poi non voglio dimenticare Zeman, l’allenatore che mi ha lanciato”. 

I rimpianti e la partita da rigiocare: “Sarebbe stato meglio avere qualche infortunio di meno ai Mondiali. La finale di Istanbul l’avrei rigiocata dopo un minuto. Ma anche la finale degli Europei con il golden gol di Trezeguet”. 

Sul momento difficile del Milan: “Fa male al cuore vedere il Milan a 4 punti dalla zona retrocessione. Le prime quattro-cinque della classifica si sono rinforzate molto. Mi auguro si riprenda ma è difficile. Mancano i senatori? Non so se è stata una scelta giusta o sbagliata, ma la società ha fatto i suoi conti”.

Su Balotelli: “Noi avevamo Maldini e Costacurta, fra noi vigeva il rispetto assoluto. Se ci fosse stato nei miei anni si sarebbe comportato bene. Ma siccome non lo conosco personalmente, non mi permetto di dare giudizi”.

I perché dell’addio al Milan: “Non avrei potuto giocare tutte le partite per problemi fisici. Io per carattere o sono al 100% oppure evito brutte figure”. 

 

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