Il “primato” di Matri e Robinho nella classifica… dell’imprecisione

matri milan-samp (spaziomilan)Troppo semplice ammettere che l’attacco del Milan non stia rendendo come potrebbe, più difficile proporre interventi e soluzioni, che al momento sembrano più di condizione e di sintonia che di tecnica. C’è un problema di reparto. Impossibile pensare che con El Shaarawy i rossoneri starebbero vivendo un momento così diverso da quello attuale, anche se l’anno scorso si è messo la squadra sulle spalle e l’ha trascinata da solo fuori dalla crisi, doveroso pretendere un comportamento più serio da Balotelli e più convinzione e cattiveria da Matri e Robinho.

Proprio il numero 11 e 7 rossoneri, tra l’infortunio del Faraone e la squalifica di SuperMario, hanno rappresentato la coppia offensiva fissa scesa in campo in campionato e Champions per quasi un mese, senza riuscire ad incidere seriamente. Matri ha fatto centro con il Parma, Robinho con Cagliari e Bologna. Un bottino scarso che si può spiegare solo con una parola sola: imprecisione. I due, secondo un’analisi Opta, sono vicini alla cima di una spiacevole classifica, quella dei pochi gol segnati in base agli incontri giocati e soprattutto ai tiri in porta effettuati. 10 presenze e 4 conclusioni a rete, una ogni due partite, e 1 gol per Matri. 11 presenze, 5 conclusioni a rete e 2 gol per Robinho, che di pochissimo batte l’azzurro (peggio, per esempio, hanno fatto N. Sansone, Meggiorini, Borriello e Thereau). Magra consolazione.

Fin qui in campionato, insieme, hanno segnato solo 3 reti e solo quella di Binho al Dall’Ara ha avuto un vero ed importante significato in termini di punteggio (3 a 3 finale). C’è un Mondiale alle porte che Robinho piano piano sta riconquistando e Matri perdendo, ma il loro passo è ancora troppo lento per non pensare solo al presente, al Milan, prima che alla Nazionale. Lucidità e istinto, dopo la sosta dovrà essere solo questo l’obiettivo.

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